Eva Grimaldi e Imma Battaglia incuriosiscono i fan con un post, che le ritrae affaccendate come due neo genitori, davanti ad una carrozzina. Alla fine lo chiedono direttamente a loro: “Ci vedreste bene come SUPERMAMME?!
La coppia si è unita in matrimonio con rito civile nel 2019 e da allora non esitano a raccontare il loro grande amore, sempre più grande e che dopo tanti anni, sente la necessità di essere coronato con l’arrivo di un figlio. Argomento che entrambe hanno già trattato nei salotti televisivi dove sono state ospitate.
Il racconto del loro amore e per come è iniziato lo ha rivelato Eva Grimaldi tempo fa in un’intervista al Corriere della Sera, facendo sapere che il primo incontro è avvenuto al Gay Village nel 2009 a Roma, mentre era con il suo ex marito. “Ci indicano Imma di spalle con la sua fidanzata di allora. Tutti a dire: “Che bella la fidanzata di Imma Battaglia”. Poi lei si è girata e l’ho vista la prima volta. E ho replicato: “Sarà tanto bella, ma avete visto il viso di Imma?” Un colpo di fulmine che cambiò la vita di Eva, perché da quel momento per l’attrice fu tutto diverso. Quando tornarono a Verona, l’attrice ha raccontato che alla prima carezza del suo ex marito per tre secondi ha pensato a lei. La forza dell’amore fece il suo corso e due anni più tardi, nel settembre 2010, la Grimaldi è voluta tornare al Gay Village per rivedere l’attivista. “Quella sera l’abbiamo finita a mangiare patatine e birra a un tavolino. E le ho dato il mio numero di telefono. Poi ho cominciato a stalkerizzarla: mi era entrata nel cuore come un proiettile.” Ha sottolineato la Grimaldi.
Una coppia felice
In Italia non è presente una legge che regolarizzi e tuteli la genitorialità di una coppia omossessuale e il tema è al centro di un forte dibattito politico tra la destra che rifiuta categoricamente l’esistenza di famiglie omoparentali e la sinistra che invece rivendica il diritto di ogni essere umano di avere dei figli a prescindere se la coppia ha o meno lo stesso sesso, sempre mettendo in primo piano la tutela del bambino.
Eva Grimaldi e Imma Battaglia sono una coppia felice, anche molto amata dal pubblico. L’attrice e l’attivista e politica italiana, leader del movimento LGBT in Italia, amano condividere sul proprio profilo Instagram molti momenti delle loro giornate.
Eva Grimaldi e Imma Battaglia desiderano un bebè
Proprio recentemente Eva ed Imma hanno reso pubblico un reel che mette in chiaro quali sono gli attuali desideri della coppia. “Chi starà dormendo nella carrozzina? Ci vedreste bene come SUPERMAMME?!” Domande lanciate ai propri fan a corredo di un video che le mostra in versione mamme, mentre guidano appunto il passeggino per neonati. Non è noto chi ci sia dentro ma è il messaggio non è passato inosservato.
La coppia è pronta ad accogliere nella propria vita un figlio, da amare, da crescere e da coccolare. Eva Grimaldi ha reso pubblico questo suo desiderio anche durante una puntata di Pomeriggio Cinque da Barbara D’Urso, ammettendo che lei e sua moglie vorrebbero tanto diventare mamme affidatarie.
La strada dell’affidamento
L’ adozione per le coppie omosessuali, in Italia, non è una strada percorribile, anche se la Corte Costituzionale ha riconosciuto che il desiderio di avere figli è espressione della “fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi” di qualunque essere umano. “Non possiamo diventare genitori perché ancora la legge non c’è, ma possiamo dare a una bambina – o a una mamma con la sua bambina italiane, perché ce ne sono tante – istruzione e amore con l’affidamento”. Ha fatto sapere in televisione. Che si stesse riferendo a questo?
La burocrazia per certi percorsi è lunga e faticosa, oltre ad essere estremamente complessa e sia Eva Grimaldi che Imma Battaglia lo sanno bene, ma non vogliono di certo arrendersi: “Sì è un percorso sottile, difficile e bisogna stare attenti e guardarsi negli occhi, ma noi siamo una coppia di fatto. Sono 11 anni che stiamo insieme e vogliamo farlo”. Ha specificato l’attrice, che già nel 2017, assieme a Imma, con la quale non era ancora unita in matrimonio, aveva fatto sapere di voler intraprendere la strade per prendere in affidamento un bambino. Un’opportunità che forse potrebbe realizzarsi da un momento all’altro e che intanto si attende, cominciando a fare un po’ di pratica.