Sergio Caputo, età, carriera, canzoni, moglie, figli: chi è il cantante
Ancora adesso è impossibile dimenticare il suo album di maggiore successo "Un sabato italiano", uscito nel 1983

Sergio Caputo - Immagine: Rai
“Un sabato italiano” è certamente l’album più celebre di Sergio Caputo, che viene ricordato ancora oggi nonostante siano passati più di trent’anni dalla sua uscita e apprezzato anche dai più giovani. Uno dei motivi del suo successo è certamente la capacità di trasformare le parole in melodie orecchiabili, che è possibile ascoltare in ogni momento della giornata. Il primo brano inserito nel disco, “Bimba se sapessi“, è diventato famoso non solo per il ritmo, ma anche per il testo decisamente estroso, caratteristica che si è poi rivelata peculiare del cantautore.
Ancora adesso, a distanza di tempo, lui ricorda in modo indelebile l’inizio della sua carriera: “E’ stato scritto a Milano, è il primo lavoro di un ragazzo che a quel tempo faceva il pubblicitario di giorno e il musicista di notte” – aveva raccontato in un’intervista. Tra i colleghi con cui ha stretto un grande rapporto e con cui ha avuto modo di collaborare c’è Francesco Baccini.
Sergio Caputo: età e carriera
Sergio Caputo è nato a Roma il 31 agosto 1954 e ha manifestato quasi subito una grande passione per la musica. Questa l’ha spinto a imparare a studiare la chitarra a soli tredici anni, mentre già a sedici ha formato una band con un gruppo di amici. Almeno in un primo momento il genere che sembrava interessargli maggiormente era il rock, mentre successivamente ha cercato di spaziare anche in altri ambiti.
Una volta preso il diploma, si è iscritto all’Università alla Facoltà di Architettura, ma non ha mai conseguito la laurea. L’amore per le note ha alla fine prevalso e lo ha portato a fare il possibile affinché questo potesse diventare un lavoro. Il suo esordio discografico risale al 1978, anno in cui pubblica “Dove sei/ Giorni di festa“.
Non ci sono però dubbi nell’indicare quale sia stato l’anno che ha segnato una svolta nella sua carriera. E’ il 1983, quello in cui esce l’album che lo ha reso popolare, “Sabato Italiano“. Un lavoro che lo rende ancora adesso orgoglioso perché ha messo in mostra tutto il suo talento, grazie all’unione tra swing, jazz e mambo.
Ulteriore popolarità è poi arrivata grazie al Festival di Sanremo. All’Ariston si è presentato per tre volte: nel 1987 con “Il Garibaldi Innamorato”, nel 1989 con “Rifarsi una vita” e nel 1998 con “Flamingo”.
La sua vita privata
Caputo fa il possibile per tenere lontano dalle luci dei riflettori la sua vita privata, di cui si sa davvero pochissimo. Ormai da anni vive stabilmente in Francia insieme alla moglie, Cristina Zatti. Dalla loro unione sono nati due figli, Lucrezia e Victor.