I Dai e Dai, concorrenti di Reazione a catena, svelano un clamoroso retroscena sul game show di Raiuno condotto da Marco Liorni.
Reazione a catena è uno dei game show in assoluto più amati dal pubblico italiano. In onda nel preserale di Raiuno per tutta la stagione estiva, il programma condotto da Marco Liorni, mette alla prova le capacità intellettive non solo dei concorrenti, ma anche dei telespettatori che si divertono a rispondere alle varie domande restando comodamente seduti sul divano di casa. Capita così, spesso, di sentir dire dai partecipanti che, giocare a casa è molto più semplice di quanto, poi, non lo sia in studio.
Una dichiarazione che trova conferma anche nelle parole dei Dai e Dai, il trio livornese che ha salutato il pubblico dopo quasi un mese di successi e vittorie. Il trio composto è da Marco Voir, nato il 27 gennaio 1992 e dipendente in un’agenzia di scommesse, Simone Costagliola, classe 1993 e impiegato in una multinazionale informatica , e Simone “Mario” Mariottini, nato a dicembre 1994, lavora e risiede da qualche anno a Dublino dove è dipendente di una multinazionale dell’e-commerce, ha conquistato la simpatia del pubblico fino alla sconfitta arrivata nel corso della puntata del 28 agosto.
Prima di congedarsi, però, il simpatico trio livornese ha svelato un retroscena interessante su ciò che accade nello studio di Reazione a catena.
Il retroscena sullo studio di Reazione a catena svelato dai Dai e Dai
L’avventura dei Dai e Dai come concorrenti di Reazione a Catena si è conclusa nel corso della puntata trasmessa da Raiuno il 28 agosto 2023. Il trio livornese ha perso contro i Tarallini durante il gioco “Intesa vincente”. Il trio livornese è comunque tornato a casa con un montepremi di 82 mila euro in gettoni d’oro e la simpatia del pubblico che, dopo aver protestano contro gli autori, ha particolarmente apprezzato la sincerità dei tre ragazzi che hanno svelato un interessante retroscena su ciò che realmente accade in studio.
In particolare, i Dai e Dai hanno dimostrato di essere molto forti con l’intesa vincente e, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Tv Sorrisi e Canzoni, hanno svelato di essersi esercitati molto a casa, ma di aver avuto comunque delle difficoltà perché in studio tutto cambia a causa del tono di voce.

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“Durante le simulazioni a casa arrivavamo anche a 29 (parole, ndDM). In studio è diverso il tono di voce che devi usare, devi quasi urlare, cerchi di scandire ogni parola e questo ti rallenta“, le parole del trio livornese. “Ci siamo inventati una applicazione che tenesse traccia delle parole su cui ci allenavamo, quelle frequenti, quelle indovinate, ma soprattutto quelle rare e sbagliate. Ci siamo allenati sulle ‘intese perdenti’“, hanno concluso i tre ragazzi.