Qui appena 20enne, oggi a 70 anni ancora la più bella della tv: l’avete riconosciuta?

newsby Angela Marrelli12 Novembre 2022

La bellissima donna che abbiamo riportato in copertina è approdata al cinema giovanissima, iniziando molto presto una lunga carriera ricca di successi. Amata dal pubblico per il suo fascino e per la sua eleganza, nella sua vita in passato ha anche sofferto per alcuni episodi che l’hanno segnata profondamente.

È davvero difficile non riconoscere Dalila Di Lazzaro nella foto messa in evidenzia, non solo perché il suo volto stupendo è apparso in oltre 30 film, sia in Italia che all’estero, ma anche perché la sua bellezza che per tanti anni ha stregato il grande pubblico. 

Dalila ha incentrato la sua professione sulla recitazione, ma è stata anche modella e stilista. È una vera icona degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.

I successi di Dalila Di Lazzaro

Dalila di Lazzaro nasce a Udine nel 1953 e già in giovane età, la vita le presenta sfide degne di nota, come una gravidanza a soli 16 anni, che la rende mamma adolescente di Cristian, nato il 5 aprile del 1962. Capendo di doversi rimboccare le maniche per crescere il suo bambino, Dalila comincia a lavorare per essere indipendente e si lancia nel mondo della moda facendo prima l’indossatrice e poi la stilista. La recitazione arriverà in un secondo momento.

Debutta infatti al cinema nel 1972, in un genere che a quei tempi andava per la maggiore, il western all’italiana e nello specifico nel film di Maurizio Lucidi, “Si può fare…amigo”. Fu un vero e proprio trampolino di lancio, perché seguirono altre pellicole in cui lavorò da protagonista, come alcuni dei suoi più grandi successi quali, “Un dramma borghese”, “Oh Serafina”, “La ragazza dal pigiama giallo” e “Il mostro è in tavola… barone Frankenstein”, di Paul Morrissey, dove è stata voluta fortemente dai produttori Andy Warhol e Carlo Ponti.

Proprio “Oh Serafina” di Alberto Lattuda è stato il film che nel 1976 l’ha lanciata come attrice protagonista, nello specifico come femme fatale, ruolo che le verrà spesso scritturato facendola diventare un’icona di stile e di bellezza, non solo nel grande schermo ma anche nelle serie televisive.

La morte del figlio e gli abusi subiti

Nel passato di Dalila Di Lazzaro però ci sono anche purtroppo tragici episodi, che l’hanno segnata profondamente. A partire dalla morte del figlio avvenuta inaspettatamente e prematuramente nel 1991 per un incidente stradale.  Una ferita troppo grande probabilmente mai rimarginata. L’attrice inoltre ha raccontato di essere stata abusata sessualmente quando era ancora una bambina, e successivamente quando era poco più che una ragazzina.

“La prima volta fui violentata da un cugino a soli sei anni. La seconda all’età di 17 anni, al termine di una sfilata. Fui puntata da un tizio che mi sequestrò per quattro giorni, subii ogni genere di patimento. Ma io sono una leonessa, supero ogni cosa.” Ha raccontato tempo fa in un’intervista. Ci fu anche un terzo episodio di violenza, quando aveva quarant’anni: Dalida Di Lazzaro fu tradita da una persona che riteneva amica, un miliardario. “Se gli avessi fatto causa mi avrebbe schiacciata – ha sottolineato, prima di aggiungere: “Sono riuscita a trovare dentro di me la forza di superare questi shock e soprattutto di perdonare”.

A favore delle adozioni

Presente sui social con un account Instagram che conta oltre 70 mila follower Dalila Di Lazzaro, oggi 69enne ancora bellissima, qui ama condividere post e scatti che raccontano le sue giornate o foto amarcord, come quella che abbiamo messo in copertina, accompagnata da queste parole intrise di nostalgia: “Anni 80 bellissimi di tanta speranza .. ora il cuore se potesse pensare si fermerebbe.”

L’ attrice friulana negli ultimi anni è diventata anche una forte sostenitrice delle adozioni, da parte dei single. Dalila infatti a 60 anni di età ha tentato una gravidanza che però si è conclusa con un aborto spontaneo, spingendola a intraprendere la strada dell’adozione.

“I medici mi avevano detto che sarebbe stato un passo azzardato, ma ho tentato ugualmente. Quando me la sono sentita l’ho proposto al mio compagno, che è stato felice di aiutarmi. Ho vissuto questa cosa in sordina, poi, quando ho perso il bambino lui se n’è andato. Il dolore è troppo forte e a questo punto non farò un altro tentativo, preferirei decisamente adottare. Donare amore a un figlio è naturale per una donna anche se non ci sono legami di sangue, però la legge italiana non me lo consente perché sono single. Ma non mi voglio arrendere”. Ha raccontato al settimanale Chi.