SPETTACOLO

Pixar alla scoperta dell’Italia: arriva “Luca”, ambientato in Riviera

La Pixar sbarca in Italia, in particolare su una città costiera (presumibilmente inventata, ma i dettagli non sono al momento chiari) del nostro Belpaese. Lo conferma la stessa, famosissima compagnia di produzione di film animati, tramite un Tweet in cui si vedono in anteprima una schermata del lungometraggio e la sua locandina. Con il titolo che, semplicemente, sarà solo “Luca”.

La Pixar sceglie l’Italia: la storia e… il regista

Regista sarà Enrico Casarosa, genovese classe 1970 che per la Pixar aveva già lavorato ai vari “Cars”, “Ratatouille” e “Up” come storyboard artist (ruolo ricoperto in precedenza per “L’era glaciale” della Fox). La sua prima esperienza da regista era stata invece per un cortometraggio, “La Luna”, uscito in concomitanza con “Ribelle – The Brave”. In quella occasione ottenne anche una nomination ai Premi Oscar.

Diretto da Enrico Casarosa e prodotto da Andrea Warren, il nostro nuovo film completamente inedito vi farà conoscere un ragazzo chiamato Luca mentre trascorre un’estate indimenticabile in una città marittima sulla Riviera italiana. ‘Luca’ debutterà al cinema nell’estate del 2021“, ha scritto la Pixar nella breve sinossi del film.

Quali saranno i temi di “Luca”

Proprio Enrico Casarosa ha voluto dare qualche breve anticipazione di ciò che sarà il suo “Luca” della Pixar: “Si tratterà di una storia profondamente personale. Non solo perché ambientata in quella stessa Riviera italiana dove sono cresciuto. Ma anche perché questo film celebra l’amicizia. Gli amici d’infanzia spesso fissano la rotta di ciò che vogliamo diventare da adulti. E la nostra storia è incentrata proprio su legami di questo tipo“.

Altre anticipazioni spiegano che il mare avrà un grande peso nella storia, mentre da contorno ci saranno alcuni elementi tipici dell’Italia, vacanziera e non: pasta, gelati e grandi corse in scooter. E tra le sorprese che Pixar ha in mente, non manca un possibile mondo misterioso.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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