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SPETTACOLO

Pierfrancesco Favino, una carriera di successi e l’amore per Anna

Pierfrancesco Favino è uno degli attori italiani più amati, che può vantare un curriculum ricco di successi ottenuti sia in Italia sia in ambito internazionale. Non a caso, pochi mesi fa ha ottenuto un riconoscimento davvero importante: è uno dei ventuno italiani che hanno il privilegio di votare in occasione della cerimonia degli Oscar. Tra gli altri connazionali che hanno questo privilegio ci sono Francesca Archibugi, Maria Sole Tognazzi e Cristina Comencini.

Non appena è stato informato di essere stato scelto per un ruolo così importante lui non ha nascosto di sentirsi particolarmente orgoglioso: “Orgoglioso di fare parte di questo gruppo di grandi professioniste e professionisti del cinema italiano” – ha scritto sul suo profilo Instagram.

La biografia di Pierfrancesco Favino: i suoi successi

Pierfrancesco Favino è nato a Roma il 24 agosto 1969 e ha espresso sin da subito una grande passione per la recitazione. Questo lo ha spinto a frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove ha potuto studiare al fianco di maestri quali Luca Ronconi e Orazio Costa.

Non è tardato ad arrivare il momento del suo debutto in Tv, datato 1991, nel film “Una questione privata”. Nel 1995 l’esordio al cinema nel fim “Pugili”.

Ma come è spesso accaduto per altri colleghi è grazie alle fiction che ottiene la popolarità. Uno dei suoi primi ruoli è quello nella serie “Amico Mio”, dove recitava anche una giovanissima Claudia Pandolfi, con protagonista Massimo Dapporto. A questa sono poi seguite “Padre Pio” e “Ferrari”.

Successivamente è stato nel cast de “L’ultimo bacio” (2001) diretto da Gabriele Muccino, “El Alamein – La linea del fuoco”, per cui ha ottenuto la candidatura al David di Donatello e al Ciak d’Oro, “Da zero a dieci,”, “Nessun messaggio in segreteria” e “Passato prossimo”, opera prima diretta da Maria Sole Tognazzi.

La svolta vera e propria nella sua carriera arriva però nel 2005 grazie a “Romanzo Criminale”, dove ha vestito i panni del Libanese, capo carismatico della feroce banda della Magliana. Anche il cinema americano si è accorto del suo talento grazie al piccolo ruolo avuto nel film “Una notte al museo” con Ben Stiller. Nello stesso protagonista è stato il protagonista nella miniserie “Gino Bartali – L’immortale”. Successivamente l’attore ha ottenuto riscontri più che positivi in “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore e “Saturno contro”, diretto da Ferzan Ozpetek.

Nel 2007-2008 ha poi avuto modo di tornare negli USA per interpretare Lord Glozelle ne “Le Cronache di Narnia- Il principe Caspian”, Peppi Grotta nel film di Spike Lee “Miracolo a Sant’Anna”. Nel suo curriculum c’è anche “Angeli e Demoni” diretto da Ron Howard.

La sua versatilità gli ha permesso anche di mettersi in mostra in ruoli differenti da quello di attore. Nel 2018 è stato sul palco dell’Ariston in occasione della 68esima edizione del Festival di Sanremo, al fianco di Michelle Hunziker e Claudio Baglioni. Tra i suoi ultimi lavori c’è stato il film “Il traditore”, dove ha vestito i panni del pentito Tommaso Buscetta. Lui sembra essere inoltre il candidato numero uno per interpretare Sinisa Mihajlovic in una serie Tv dedicata all’allenatore del Bologna. La storia si baserà sul libro “La partita della vita”.

La sua vita privata

Pierfrancesco Favino è legato dal 2003 alla collega Anna Ferzetti. I due si sono conosciuti casualmente a una cena organizzata da amici comuni, ma in quel momento nessuno dei due sembrava essere rimasto colpito dall’altro. Successivamente i due si sono rivisti a un semaforo e da lì hanno deciso di incontrarsi a una festa. Da lì non si sono più lasciati, pur decidendo di vivere, almeno per un primo momento, in case separate.

La coppia ha due figlie, Greta e Lea, rispettivamente 14 e 7 anni. Il matrimonio non sembra essere però tra i loro progetti. “La scelta è la coppia, stare insieme, creare una famiglia, sapersi rinnovare e trovare il coraggio della propria verità” – aveva raccontato l’attore in un’intervista a ‘F’.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all’Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web Tv. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori

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