Massimo Troisi malattia, cause morte, dove viveva, ex fidanzata

Il grande Massimo Troisi, andato via troppo presto Foto: Ansa - newsby
Morto nel 1994, il giorno prima aveva terminato la sua ultima pellicola, “Il postino”. In questi giorni avrebbe compiuto 70 anni
Uno di quei personaggi che hanno esportato l’arte recitativa italiana in tutto il mondo. Proprio in questi giorni, il grande Massimo Troisi avrebbe compiuto 70 anni. Ma se n’è andato troppo presto. Cosa sappiamo del grande artista napoletano?

Nella carriera di Massimo Troisi troviamo numerosi film che hanno fatto la storia del cinema italiano. L’esordio è dirompente e si chiama “Ricomincio da tre” (1981). Un film che tutti noi abbiamo visto almeno una volta e che lancia Troisi verso la celebrità.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, Troisi diventa il personaggio che oggi ricordiamo. All’attivo dodici pellicole come attore e cinque da regista. Qualche titolo: “No, grazie, il caffè mi rende nervoso” (1982), ma, soprattutto, “Non ci resta che piangere” (1984), “Le vie del Signore sono finite” (1987) e “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” (1991).
Ma, purtroppo, il destino è cinico e baro. E la malattia di cui è afflitto fin dall’infanzia non lo lascia in pace. E così, Massimo Troisi muore il 4 giugno del 1994 all’età di 41 anni, all’Infernetto (Roma). Da giorni soffriva di febbri reumatiche e muore per un infarto. Non prima di aver terminato le riprese de “Il postino”, il capolavoro per cui lo ricordiamo ancora oggi. Otterrà una candidatura agli Oscar come miglior attore, dopo la morte.
Massimo Troisi, uno dei più grandi di sempre
Proprio “Il Postino”, interpretato da Philippe Noiret e da Maria Grazia Cucinotta, consacrò Troisi sulla scena mondiale. Lui, con quello stile inconfondibile, con quella parlata napoletana ancora oggi ricordata da tutti, con quella mimica e quella espressività che lo rendono immortale. Il suo “mo’ mo segno” alla risposta “Ricordati che devi morire” è un cult.

Grande amico di giganti del cinema italiano, quali, per esempio, Roberto Benigni, con cui recita in “Non ci resta che piangere”. Un personaggio di primissimo livello che, nella cultura popolare, è entrato prepotentemente al pari di altri giganti, quali, per esempio, Alberto Sordi o Totò.
Un valore attoriale che lo fece amare molto anche dalle donne. Ha avuto una lunga relazione con Anna Pavignano, sceneggiatrice di molte delle sue pellicole. Ma lo ricordiamo legato anche a Clarissa Burt e a Nathalie Caldonazzo, quest’ultima gli fu vicina fino al 1994, anno della sua prematura scomparsa. Ma non si contano, negli anni, le donne famose che hanno dichiarato di aver avuto relazioni o flirt col grande attore napoletano.