Una bufera clamorosa si è scatenata contro il Golden Globe. I rappresentanti dell’Hollywood Foreign Press Association (Hfpa), che sono gli organizzatori del secondo premio più prestigiosi del cinema mondiale, sono stati accusati di mancanza di pluralismo nella composizione della giuria e di funzionamento piuttosto oscuro.
A febbraio un articolo del Los Angeles Times aveva rivelato che non c’erano persone di colore tra gli 87 membri dell’organizzazione (giornalisti e fotografi della stampa straniera) che votavano per i premi. E proprio per cambiare questa situazione, l’Hfpa aveva annunciato nei giorni scorsi un pacchetto di riforme per rendere l’organizzazione più inclusiva: l’ampliamento dei suoi membri, l’indicazione per il reclutamento di componenti neri nella giuria e l’assunzione di consulenti per la diversità. L’organizzazione della stampa estera a Hollywood ha anche detto che avrebbe allentato il mantello di segretezza e le rigide regole di ammissione che avvolgono l’associazione. Tra le altre accuse anche quelle di pratiche discriminatorie e di comportamenti eticamente discutibili, come l’accettazione di regali dalle produzioni cinematografiche da parte dei giurati dell’Hfpa.
Il caso è rimasto inesploso fino a quando non sono scesi in campo alcuni dei divi più importanti di Hollywood che hanno bollato come insufficienti le iniziative adottate. Tra le più combattive Scarlett Johansson, che ha definitivo i Golden Globes una “molestia”, esortando tutto il settore cinematografico a boicottare l’organizzazione a meno che non apporti significativi cambiamenti interni. L’attrice ha sostenuto anche di aver ricevuto “domande e osservazioni sessiste da parte di alcuni membri dell’Hfpa che rasentavano le molestie sessuali”. Mark Ruffalo, co-protagonista con Johansson in Avengers, si è unito alla protesta, definendo in un post sui social le riforme annunciate dall’Hfpa “scoraggianti”. “Onestamente, come recente vincitore di un Golden Globe, non posso sentirmi orgoglioso o felice di essere destinatario di questo premio”. Tom Cruise ha fatto addirittura di più: ha restituito i tre premi vinti nel corso della carriera (ottenuti per Jerry Maguire, Nato il 4 luglio, Magnolia).
Nel frattempo, Netflix e Amazon hanno dichiarato che smetteranno di avere rapporti con l’Hollywood Foreign Press Association fino a quando non andrà oltre con i suoi piani di riforma. L’emittente americana Nbc non trasmetterà, come da tradizione, la cerimonia di consegna del Golden Globe del prossimo anno. L’impressione è quella di una lapide definitiva.
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