Giunto alla tredicesima edizione Don Matteo è tra le fiction più seguite della tv. Un prodotto vincente a cui la rete di stato non può rinunciare e che è riuscita ad adattarsi all’avvicendamento dei vari attori, alcuni dei quali ormai sono solo un ricordo. Nell’ultima stagione di Don Matteo i numerosi fans della fiction hanno dovuto assistere all’addio di Terence Hill che ha ceduto il testimone a Raoul Bova. L’attore è giunto sul set della fiction in punta di piede e ha conquistato il cast, ma anche il pubblico, che nonostante lo scetticismo iniziale alla fine ha applaudito con entusiasmo Don Massimo, che a quanto pare nasconde più di un segreto.

Don Matteo, l’addio improvviso di Caterina Cecchini
Volto consolidato della popolare fiction Nino Frassica che sin dal debutto interpreta il maresciallo Cecchini. Funzionale alle tante storie che fanno da sfondo alla serie tv, Nino Frassica, che nel corso delle stagioni ha perso tragicamente la figlia mentre l’ex genero, il capitano Tommasi e la nipotina Martina sono andati a vivere lontani da Spoleto. E la moglie? Che fine ha fatto Caterina Cecchini, interpretata da Caterina Sylos Labini? E perchè gli sceneggiatori hanno deciso di farla uscire di scena?
Per molto tempo Caterina è stata un personaggio secondario, una spalla al maresciallo Cecchini, la donna è venuta a mancare per motivi non rivelati. In una delle tante scene della penultima stagione il carabiniere è sulla tomba della moglie, si mostra triste e addolorato. In seguito il maresciallo si lega alla mamma del capitano Olivieri: una relazione appassionata narrata anche nella stagione numero 13. Nonostante alcuni personaggi hanno lasciato la fiction, Don Matteo continua a mietere ascolti e il pubblico è in attesa della prossima imminente stagione.

Raoul Bova: “Il mio Don Massimo è diverso…”
Consapevole che sarebbe stato difficile sostituire Terence Hill, Raoul Bova non ci ha pensato un attimo e ha accettato di prendere il posto del popolare prete della tv. Dalle prime puntate l’attore ha conquistato il pubblico e questo perchè ha cercato di essere un personaggio diverso da Don Matteo:
“Pronto ad ascoltare, forte e complesso perché un sacerdote è prima di tutto un uomo. Don Massimo non è un supereroe” ha dichiarato l’attore romano. Bova ha poi aggiunto: “Per me doveva avere dentro – e fuori – qualcosa di francescano, porta una croce di legno, sta a contatto con la gente, la terra, gli alberi. È un prete fisico, forte, che comunica sicurezza. Gira in moto, ha viaggiato”.