SPETTACOLO

Cover di una hit di Bono: gli U2 ringraziano un coro friulano

Un giovane coro friulano ha ripreso una recente canzone degli U2 e ne ha registrata una versione a sostegno di una campagna di raccolta fondi. Il video dell’esibizione è arrivato fino alla band irlandese che ha rilanciato il post su Facebook, ringraziando i protagonisti della cover: “L’esibizione di Bono”, si legge sulla pagina ufficiale degli U2, “ha ispirato un giovane coro italiano, VocinVolo, della città di Udine in Friuli, nel nord-est Italia, a trovare il proprio meraviglioso punto di vista sulla canzone e a sensibilizzare un’associazione locale che contribuisca a migliorare la vita per le persone con disabilità. Come si dice, un progetto di solidarietà dall’Irlanda al Friuli”.

Un’iniziativa di beneficienza, che ha porta il coro friulano a essere apprezzati dagli U2


In piena pandemia Bono Vox, leader degli U2, aveva infatti realizzato un brano pensato proprio per chi stava vivendo in maniera più critica i momenti del lockdown, in particolare per il popolo italiano: “Let your love be known” e questo coro friulano lo ha reinterpretato alla meraviglia. “Un messaggio di fiducia sul nuovo inizio che ci aspetta”, si leggeva sotto il post originale della Confcommercio di Udine. A fare la “regia” è stata infatti proprio la rappresentanza locale della Confederazione Generale Italiana delle Imprese, nell’ambito di un’iniziativa di beneficenza a favore di “FuoriOnda”, onlus udinese impegnata da anni nell’organizzazione del tempo libero (dai viaggi alle vacanze, dalle gite in giornata ai laboratori creativi) per il benessere psico-fisico delle persone disabili, anche gravi, e delle loro famiglie. La raccolta fondi consentirà di avviare “Ciao, Come Stai?” progetto mirato a permettere ai ragazzi disabili, con adeguati mezzi tecnologici, di uscire dal dramma dell’isolamento gravemente acuito dalle misure restrittive del lockdown. “L’obiettivo”, si legge ancora, “è di abbattere ulteriori barriere: quelle comunicative. Si pensi all’utilizzo delle comuni chat, dove la persona con disabilità fisica non è in grado di digitare un semplice testo, o alla persona affetta da sordità, impossibilitata ad ascoltare i messaggi audio”.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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