SCIENZE

Realizzata la prima mappa completa di un cervello animale: lo studio

Realizzata la prima mappa completa di un cervello animale, quello della larva del moscerino della frutta (Drosophila melanogaster). È lo straordinario risultato raggiunto da un team di ricerca internazionale nell’ambito di un articolato studio durato circa 12 anni. Ne è uscita una complessa e dettagliatissima mappa, che prende il nome di connettoma, e che include ogni connessione neuronale presente nel cervello dell’insetto, per un totale di 548mila sinapsi e 3.016 neuroni.
Il risultato, pubblicato sulle pagine della rivista specializzata Science, potrà aver ripercussioni significative sia nello studio del cervello umano sia nell’elaborazione di nuove intelligenze artificiali.

Foto di Pixabay | Samuel F. Johanns

Lo studio nel dettaglio

A realizzare la più completa e avanzata mappa di un cervello animale è stato un gruppo internazionale di scienziati, guidato dai ricercatori dell’Università di Cambridge, del Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università Johns Hopkins di Baltimora (Stati Uniti) e della Divisione di Neurobiologia del Laboratorio di Biologia Molecolare MRC, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Janelia Research Campus – Istituto di Medicina Howard Hughes e dell’Università della California di Los Angeles. Nel corso dello studio, gli scienziati hanno scansionato migliaia di sezioni del cervello dell’insetto, studiando e unendo una ad una tutte le immagini ottenute. Sono così riusciti a mappare e a contrassegnare tutti i neuroni (suddivisi in 93 tipologie diverse) e ogni singola connessione tra queste cellule. Un risultato straordinario. Basti pensare che fino ad ora a risoluzione sinaptica completa erano stati mappati i cervelli di sole tre specie poco complesse, con poche centinaia di neuroni ciascuna: il nematode Caenorhabditis elegans, la larva di ascidia Ciona intestinalis e l’anellide marino Platynereis dumerilii.

Prossimo obiettivo: mappare il cervello di un mammifero

I ricercatori si sono concentrati sul moscerino della frutta perché, oltre ad essere eccellente modello per la ricerca scientifica, è una specie che “condivide gran parte della sua biologia fondamentale con gli esseri umani, inclusa una base genetica comparabile”, ha riferito l’Università Johns Hopkins in una nota. Il prossimo e più ambizioso obiettivo degli scienziati è riuscire a mappare nella sua totalità il cervello di un mammifero, come quello del topo, che è un milione di volte più grande e complesso di quello del moscerino della frutta.
Tutti i cervelli sono simili – sono tutte reti di neuroni interconnessi – e tutti i cervelli di tutte le specie devono eseguire molti comportamenti complessi: hanno tutti bisogno di elaborare informazioni sensoriali, imparare, selezionare azioni, navigare nei loro ambienti, scegliere cibo, riconoscere i propri conspecifici, sfuggire ai predatori etc etc”, ha riferito la neuroscienziata Marta Vlatic, sottolineando la complessità e l’importanza di questo lavoro.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

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