Realizzata una mappa tridimensionale e interattiva di Marte. Il risultato si deve agli ingegneri della Nasa ed è frutto di oltre 6 anni di lavoro. Si chiama Global CTX Mosaic of Mars ed è la mappa con la maggior risoluzione mai realizzata per questo Pianeta, creata unendo 110 mila immagini catturate dal Mars Reconnaissance Orbiter (conosciuto anche come MRO) della Nasa.

Global CTX Mosaic of Mars: ecco come funziona
La mappa, messa a punto dagli ingegneri del Bruce Murray Laboratory for Planetary Visualization – un laboratorio specializzato del California Institute of Technology di Pasadena che collabora a stretto contatto con l’agenzia aerospaziale statunitense – è disponibile su un portale dedicato e permette a tutti di osservare il quarto Pianeta del sistema solare, in modo a simile a come si osserva la Terra con Google Earth. Consente, infatti, di esplorare Marte facendolo ruotare la mappa con pochi click. E, come la nota applicazione di Google, presenta una serie di posti “noti” in evidenza da poter esplorare, come i luoghi di atterraggio dei rover, quali il cratere Jezero (Perseverance), il cratere Gale (Curiosity), il Gusev (Spirit) e Meridiani (Opportunity). Nella dashboard a sinistra sono disponibili strumenti per fare misurazioni, ripristinare l’orientamento e altre funzioni. Ed è inoltre possibile vedere il percorso compiuto dai rover marziani. “Volevo qualcosa di simile da molto tempo. È sia un bellissimo prodotto artistico che uno strumento utile anche per la scienza”, ha riferito la dottoressa Laura Gerber del Jet Propulsion Laboratory della Nasa. “Volevo qualcosa che fosse accessibile a tutti. L’obiettivo è abbassare le barriere per le persone interessate a esplorare Marte”, ha aggiunto lo scienziato Jay Dickson, a capo del progetto.
Mappa realizzata in 6 anni di lavoro
Come detto, la mappa prende il nome di Global CTX Mosaic of Mars ed è legata alle riprese della fotocamera CTX installata sul Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), la sonda lanciata nel 2005 attorno al Pianeta Rosso. Grazie alle immagini catturate dalla camera – che è in “bianco e nero” e ha una risoluzione fino a circa 6 metri – gli scienziati del Bruce Murray Laboratory for Planetary Visualization hanno messo insieme un mosaico da ben 5,7 trilioni di pixel complessivi, che è stato “spalmato” su un globo in grafica 3D che simula il Pianeta Rosso. Un risultato realizzato in 6 anni di lavoro, anche grazie al contributo di un’Intelligenza artificiale che ha aiutato gli ingegneri a posizionare in modo corretto le immagini catturate sul Mars Reconnaissance Orbiter.