A causa del riscaldamento globale circa 200 ibis eremiti dovranno cambiare rotta e virare verso la Spagna. Questo stormo si trova in Italia, attorno alla laguna di Orbetello in provincia di Grosseto. Qui sverna, dopo aver trascorso la primavera a nord delle Alpi, dove si riproduce. Gli ibis di questo stormo sono stati guidati nella nostra penisola da un gruppo di scienziati che vola dall’Austria, dalla Svizzera o dalla Germania, in direzione Toscana, su una coppia di velivoli leggeri. Lo scopo è quello di insegnare agli ibis a migrare verso climi più miti, facendosi seguire.

Breve storia degli ibis eremiti
Questa specie è molto antica, ed era molto diffusa fino al Seicento. Oggi invece vi sono progetti volti a ripopolare l’Europa di animali che nel continente si erano estinti.
Il progetto Waldrapp
Da allora la migrazione avviene spontaneamente e si è pian piano creata la piccola popolazione migratoria di oggi, composta da uccelli nati in cattività e da altri del tutto selvatici che hanno imparato la via per l’Italia dai loro simili.
I primi intoppi
La popolazione di ibis stava già per arrivare a 260 ed era quindi prossima all’autonomia. Purtroppo le temperature troppo alte dello scorso ottobre in Europa, a causa del riscaldamento globale, hanno bloccato il processo. L’ottobre 2022 è stato il più caldo dal 1800 nel Nord Italia, Austria, Svizzera a Germania. Infatti, l’anno scorso gli ibis sono partiti solo verso la fine del mese, creando dei problemi perché solo 5 ibis su 60 sono arrivati da soli in Toscana.
Gli altri non ce l’hanno fatta, e Johannes Fritz sostiene “più avanti nel corso dell’anno hanno difficoltà ad attraversare le Alpi e riteniamo che sia perché all’avvicinarsi dell’inverno vengono a mancare le correnti ascensionali di cui hanno bisogno”. I 55 ibis rimasti bloccati sono stati aiutai dal Waldrappteam.

Verso l’Andalusia
Sul lungo termine il cambiamento climatico potrebbe danneggiare il progetto di reintroduzione degli ibis eremiti e per questo il Waldrappteam ha deciso di insegnare una rotta migratoria alternativa agli ibis, che richiede di superare i più bassi Pirenei. In Andalusia, nel sud della Spagna, esiste una colonia sedentaria di ibis e la migrazione a guida umana del 2023, che si terrà ad agosto, sarà diretta lì.
Il viaggio per l’Andalusia sarà più impegnativo perché sarà una rotta nuova e lunga il triplo rispetto alla solita. Inoltre, il team dovrà richiedere dei nuovi permessi a Francia e Spagna. Altre problematiche riguardano l’alimentazione degli ibis, a causa della siccità che potrebbero incontrare lungo quella rotta.
Il progetto continuerà anche in Italia, collaborando con il Parco Natura Viva di Bussolengo a Verona, per contrastare le morti di ibis dovute a errori dei cacciatori o a caccia illegale, e per sostenere la popolazione che sverna a Orbetello. Inoltre, è in programma la creazione di una nuova colonia in Friuli e gli scienziati sono ottimisti sul fatto che anche tra gli uccelli che si accoppiano più a nord alcuni riusciranno a raggiungere la Toscana anche in futuro.