Gli ibis eremiti di Orbetello dovranno spostarsi in Andalusia

A causa del riscaldamento globale, gli ibis che passano i mesi caldi in Toscana, saranno costretti a migrare verso l'Andalusia

Gruppo di ibis eremita (fonte Wikipedia, pubblico dominio)
Newsby Blu Di Marco 3 Maggio 2023

A causa del riscaldamento globale circa 200 ibis eremiti dovranno cambiare rotta e virare verso la Spagna. Questo stormo si trova in Italia, attorno alla laguna di Orbetello in provincia di Grosseto. Qui sverna, dopo aver trascorso la primavera a nord delle Alpi, dove si riproduce. Gli ibis di questo stormo sono stati guidati nella nostra penisola da un gruppo di scienziati che vola dall’Austria, dalla Svizzera o dalla Germania, in direzione Toscana, su una coppia di velivoli leggeri. Lo scopo è quello di insegnare agli ibis a migrare verso climi più miti, facendosi seguire.

Esemplare di ibis eremita
Esemplare di ibis eremita (fonte Wikipedia, pubblico dominio)

Breve storia degli ibis eremiti

Questa specie è molto antica, ed era molto diffusa fino al Seicento. Oggi invece vi sono progetti volti a ripopolare l’Europa di animali che nel continente si erano estinti.

Secoli fa gli ibis eremiti passavano primavera ed estate in Europa continentale e il periodo freddo in Africa, tra Mauritania, Senegal, Etiopia ed Eritrea. Da qui furono però cacciati fino a diventare una specie quasi estinta, se non per pochi superstiti che rimasero in Marocco e Turchia, ma che smisero di migrare. Negli ultimi anni, però, gruppi di ibis che erano cresciuti in vari zoo sono stati liberati in alcune parti dell’Europa. Tuttavia, è ancora necessario che questa specie torni a migrare affinché la popolazione di ibis torni a prosperare e superare gli inverni senza l’aiuto dell’uomo.

Il progetto Waldrapp

Il gruppo di ricerca Waldrappteam (Waldrapp significa “ibis” in tedesco) nel 2004 ha avviato un progetto proprio per insegnare agli ibis la migrazione. A capo il biologo austriaco Johannes Fritz, che ha scelto la Toscana come meta per gli stormi. Quasi ogni anno, dalla creazione del progetto, il team ha guidato circa una ventina di ibis nati in cattività fino a Orbetello. Nel 2011 un ibis tornò per la prima volta in autonomia a nord delle Alpi, facendo il percorso inverso, e quando intraprese il ritorno in Toscana un gruppo di ibis (che non aveva mai seguito gli umani) lo seguì, con l’istinto di volare verso zone più calde.

Da allora la migrazione avviene spontaneamente e si è pian piano creata la piccola popolazione migratoria di oggi, composta da uccelli nati in cattività e da altri del tutto selvatici che hanno imparato la via per l’Italia dai loro simili.

I primi intoppi

La popolazione di ibis stava già per arrivare a 260 ed era quindi prossima all’autonomia. Purtroppo le temperature troppo alte dello scorso ottobre in Europa, a causa del riscaldamento globale, hanno bloccato il processo. L’ottobre 2022 è stato il più caldo dal 1800 nel Nord Italia, Austria, Svizzera a Germania. Infatti, l’anno scorso gli ibis sono partiti solo verso la fine del mese, creando dei problemi perché solo 5 ibis su 60 sono arrivati da soli in Toscana.

Gli altri non ce l’hanno fatta, e Johannes Fritz sostiene “più avanti nel corso dell’anno hanno difficoltà ad attraversare le Alpi e riteniamo che sia perché all’avvicinarsi dell’inverno vengono a mancare le correnti ascensionali di cui hanno bisogno”. I 55 ibis rimasti bloccati sono stati aiutai dal Waldrappteam.

Ibis eremita
Ibis eremita (fonte Wikipedia, pubblico dominio)

Verso l’Andalusia

Sul lungo termine il cambiamento climatico potrebbe danneggiare il progetto di reintroduzione degli ibis eremiti e per questo il Waldrappteam ha deciso di insegnare una rotta migratoria alternativa agli ibis, che richiede di superare i più bassi Pirenei. In Andalusia, nel sud della Spagna, esiste una colonia sedentaria di ibis e la migrazione a guida umana del 2023, che si terrà ad agosto, sarà diretta lì.

Il viaggio per l’Andalusia sarà più impegnativo perché sarà una rotta nuova e lunga il triplo rispetto alla solita. Inoltre, il team dovrà richiedere dei nuovi permessi a Francia e Spagna. Altre problematiche riguardano l’alimentazione degli ibis, a causa della siccità che potrebbero incontrare lungo quella rotta.

Il progetto continuerà anche in Italia, collaborando con il Parco Natura Viva di Bussolengo a Verona, per contrastare le morti di ibis dovute a errori dei cacciatori o a caccia illegale, e per sostenere la popolazione che sverna a Orbetello. Inoltre, è in programma la creazione di una nuova colonia in Friuli e gli scienziati sono ottimisti sul fatto che anche tra gli uccelli che si accoppiano più a nord alcuni riusciranno a raggiungere la Toscana anche in futuro.