Giorgio Parisi, fisico attivo soprattutto nel campo della fisica statistica e in teoria dei campi, è entrato nella classifica della Clarivate Citation Laureates. Questa è considerata una sorta di “anticamera” del premio Nobel e comprende tutti i ricercatori le cui pubblicazioni scientifiche sono tra le più citate in tutto il mondo.
La Clarivate Citation Laureates, prima Thomson Reuters Citation Laureates, è un lista di candidati considerati tra i probabili vincitori del premio Nobel nel proprio campo. I candidati, come detto, sono nominati in base all’impatto delle loro citazioni nelle ricerche pubblicate. L’elenco dei premiati è pubblicato ogni anno proprio poco prima della cerimonia del Premio Nobel.
La lista è nata nel 1989 e riguarda i probabili vincitori del Nobel in medicina, chimica, fisica ed economia. Nella lista Clarivate Citation Laureates, dalla sua nascita ad oggi, ogni anno uno dei nomi premiati ha vinto un premio Nobel. Ci sono state però delle eccezioni, nel 1993 e nel 1996. Inoltre, dal 2002 al 2017, dalla lista sono usciti 45 premi Nobel.
Prima di Giorgio Parisi, ad entrare nella Clarivate Citation Laureates è stato Mario Capecchi, nel 2006, nato Italia, ma cittadino italiano attivo negli USA, vincitore del premio Nobel per la medicina nel 2007. Giorgio Parisi è stato inserito nella classifica, insieme ai fisici americani Alexei Y. Kitaev e Mark E.J. Newman. Il fisico romano ha ottenuto il premio per le sue “scoperte rivoluzionarie nella cromodinamica quantistica e per lo studio dei sistemi complessi disordinati“.
“Sono estremamente soddisfatto del riconoscimento dei Clarivate Citation Laureates, anche perché è la prima volta che viene dato a un italiano” ha detto Giorgio Parisi. “Un riconoscimento di questa natura è un premio collettivo che si estente a una comunitò. Il suo merito va anche ai più di 500 collaboratori che ho avuto, con i quali ci siamo divertiti nel cercare di svelare i misteri della natura“.
E ha aggiunto: “Sono molto contento e onorato per aver ricevuto questo premio prestigioso. Non solo per essere stato inserito in una compagnia molto prestigiosa, ma anche per averlo preso lo stesso anno del mio amico Jean-Pierre Chaungeux, famoso neurologo e socio straniero dell’Accademia dei Lincei“, di cui Giorgio Parisi è stato presidente dal 2018 al 2021.
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