SCIENZE

È terminata all’alba la forte tempesta geomagnetica durata 24 ore

La tempesta geomagnetica che aveva fatto preoccupare gli esperti di tutto il mondo è terminata questa mattina

Si è conclusa all’alba del 30 maggio 2025 la forte tempesta geomagnetica che ha colpito la Terra a partire dalle ore 02:00 del 29 maggio. Questo evento straordinario ha avuto una durata di poco più di 24 ore e, fortunatamente, al momento non si segnalano danni significativi o problemi alle comunicazioni radio e GPS.

Dettagli della tempesta geomagnetica

Mauro Messerotti, esperto di Meteorologia spaziale e docente all’Università di Trieste, ha spiegato che la perturbazione del campo geomagnetico ha raggiunto intensità elevate, portando a una tempesta di classe G3 nelle prime ore. Successivamente, l’intensità è diminuita, passando a una classe G1, per poi risalire a G2 prima di attenuarsi completamente entro le 05:00 del 30 maggio. Attualmente, il campo geomagnetico risulta stabile e non presenta anomalie.

L’analisi dei dati del Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense NOAA ha confermato questa sequenza di eventi, evidenziando un primo picco di intensità nelle prime ore del 29 maggio, seguito da un graduale esaurimento della tempesta. Ciò che rende questo fenomeno particolarmente interessante è che non è stato causato da un’espulsione di massa coronale, come avviene di solito, ma da un flusso di vento solare proveniente da un buco coronale. Queste aperture nella corona solare permettono la fuoriuscita di particelle a velocità notevolmente superiori rispetto alla norma.

Il buco coronale e il suo impatto

Il buco coronale che ha generato la tempesta geomagnetica era di vaste dimensioni, estendendosi diagonalmente dal polo nord a quello sud del Sole e puntato direttamente verso la Terra. Questa posizione privilegiata ha favorito l’intensificazione dell’attività geomagnetica.

Riflessioni finali

Questi eventi non solo offrono uno spettacolo affascinante per gli appassionati di astronomia, ma rappresentano anche una sfida per le tecnologie moderne, come i sistemi GPS e le comunicazioni satellitari. La continua osservazione e studio delle tempeste geomagnetiche è essenziale per migliorare le previsioni e mitigare gli effetti negativi che potrebbero avere su infrastrutture critiche e sulla vita quotidiana.

Alessandro Fabiani

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