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SCIENZE

Asteroide: 9 maggio sfiorerà la Terra | Cosa dobbiamo temere? La scienza risponde

Dopo oltre due anni di pandemia da Covid, e un periodo caratterizzato anche da incendi, inondazioni e cataclismi naturali, nel 2022 è anche scoppiata una guerra che spaventa il mondo intero. Un clima di paura generale, che sul web spesso viene esorcizzato con una battuta che sembra essere sempre di moda: “Ci manca solo l’asteroide“. Ebbene, uno di essi ha sfiorato il pianeta Terra giusto ieri. E un altro, molto più grosso, farà lo stesso lunedì.

Una vera manna per allarmisti, complottisti, cultori del mistero e dell’esoterismo e diffusori di fake news. Tanto più che lunedì coincide con il 9 maggio, ossia la data in cui la Russia celebra la Giornata della Liberazione. Fortunatamente, però, la scienza si è occupata della possibile minaccia con dati precisi e puntuali. Ecco dunque se e quanto dobbiamo preoccuparci per il fatidico asteroide.

Asteroide in arrivo: quanto è grande, quanto sarà vicino alla Terra

Partiamo dall’asteroide già schizzato nelle prossimità della Terra in data 6 maggio. Si chiama 2009 JF1 (dall’anno della sua scoperta) e il suo diametro è di appena 10 metri. Da tempo al centro degli studi dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), quest’ultima lo aveva ampiamente definito non pericoloso. Le possibilità di una sua collisione con il nostro Pianeta erano nulle, ma ciò non ha impedito ad ambienti complottisti di urlare all’apocalisse imminente. Già a febbraio l’Esa aveva parlato di una possibilità su 1.700.000 di impatto con il nostro mondo (in precedenza era una su 4.000). E in effetti nulla è avvenuto. Tanto che il sasso spaziale, delle dimensioni di un autobus, è transitato a 898 lune di distanza da noi.

Foto | Pixabay | Buddy_Nath

Diverso il discorso per il secondo asteroide che la scienza ha individuato, quello che appunto ci sfiorerà lunedì 9 maggio. Quest’ultimo è noto invece come 2006 JF42 ed è decisamente più grande del primo. Si parla infatti di un diametro compreso tra 380 e 860 metri. Inferiore anche la sua distanza dalla Terra, che sarà infatti di 14 lune. Ma niente paura: si tratta comunque di 5,7 milioni di km. Una distanza sufficiente a non arrecare alcun tipo di danno.

Non dimentichiamoci che la Nasa monitora ciò che avviene intorno alla Terra con grande attenzione e la massima cautela. Ciò include anche l’asteroide 2006 JF42, da tempo classificato tra gli oggetti volanti identificati e non pericolosi. Questa lista è aggiornata di continuo in base ai nuovi dati a disposizione della scienza. In tal senso non ci sono novità da dicembre 2021, quando si stabilì che la Terra non corre rischi di impatto almeno per il prossimo centinaio di anni.

Foto | Pixabay | UKT2

Questo è ciò che si evince da Sentry II, un programma all’avanguardia che ha passato al setaccio ben 28 mila NEA, ossia “near-Earth asteroids“. Ebbene, nessuno di loro è in grado di creare nemmeno la minima apprensione su un eventuale contatto con la Terra. Peraltro esiste un sito, quello del Jet Propulsion Laboratory, in cui si possono leggere dati, statistiche e grado di pericolosità di ognuno di questi corpi celesti. E il fatidico asteroide che colpisce la Terra, arriverà mai? Forse sì, e si sa anche come si chiama: Bennu. Le possibilità che arrivi sul nostro Pianeta sono potenzialmente 157 in un lasso di tempo di oltre cent’anni. Per fortuna, però, questo non succederà prima del 2178 (con una minaccia estesa fino al 2290). E, come già avvenuto in passato, anche in questo caso i calcoli potrebbero cambiare e salvare – ancora una volta – il mondo.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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