La notizia di una donna anziana attaccata a morte da due esemplari di Amstaff a Sassuolo riapre ancora una volta il discorso sull’esistenza di cani effettivamente pericolosi per l’uomo. É chiaro che, per dimensioni, muscolatura e indole, ci siano delle razze di cani più propense ad attaccare. Sebbene nella maggior parte dei casi, questo avvenga per difesa del padrone, non per malvagità gratuita.
È importante infatti sottolineare che non esistono cani “cattivi” o “pericolosi” per natura. Esistono piuttosto razze più propense allo sviluppo di comportamenti aggressivi. Questi ultimi sono comunque legati all’educazione impartita dal padrone, il livello di socializzazione vissuto nell’infanzia e il generico temperamento. Non bisogna mai dimenticare che il carattere di un animale riflette spesso quello di chi se ne prende cura.
Caratteristiche dell’Amstaff
L’American Staffordshire Terrier, conosciuto anche come Amstaff, ha una stretta relazione genetica con il Pitbull. Probabilmente molte persone si lasciano ingannare dal fatto che, nel 700 fino ai primi anni del ‘900 era un cane che combatteva con i tori e successivamente con altri cani. Tuttavia, negli ultimi decenni questa razza ha subito un’evoluzione e si è distanziata fisicamente e caratterialmente dal Pitbull. La sua struttura massiccia e la muscolatura sviluppata lo rendono un cane particolarmente attivo e dinamico.
Secondo l’AKC (American Kennel Club) l’associazione americana che si occupa di stilare le classificazioni ufficiali delle razze canine, l’Amstaff è un compagno “intelligente, sicuro di sé e di buon carattere”. Sono particolarmente noti per la loro lealtà, affidabilità e per il loro coraggio proverbiale. Non a caso, il cane da guerra più decorato d’America era un Amstaff di nome Sgt. Stubby, vissuto durante la Prima Guerra Mondiale. Secondo l’AKC è un cane che dimostra una grande sintonia con l’essere umano e in particolare i bambini, proprio per la sua indole leale.
É chiaro però, che date le caratteristiche fisiche e l’indole che lo porta ad essere aggressivo contro chi minaccia il suo padrone o la sua casa, è un cane che necessita di essere addestrato fin dalla tenera età.
Cani pericolosi, la normativa in Italia
In passato, nel 2007, fu emanata infatti un’ordinanza del Ministero della Salute, che segnalava diciassette razze di cani. Questi erano giudicati pericolosi, per la loro indole aggressiva e la possibilità quindi di attaccare l’uomo (ad esempio, dogo argentino, pitbull, rottweiler, american bulldog). Tale normativa, oggi non più in vigore, imponeva due fondamentali obblighi per i padroni, la stipulazione di un’assicurazione per eventuali danni a cose o persone, e la dotazione di un patentino apposito.
Il regolamento incontrò però accese critiche da parte delle associazioni animaliste, tanto da essere eliminato. Nel 2009 seguì un nuovo provvedimento che sancì piuttosto delle norme comportamentali e linee-guida generali. Queste non riguardavano più il cane, ma esclusivamente il proprietario dell’animale, di qualsiasi razza esso sia.