Ambiente

La sonda Bepi Colombo saluta la Terra con delle “foto ricordo”

Le ultime foto della Terra scattate dalla sonda Bepi Colombo mostrano un pianeta unito in un momento di grande crisi. A sostenerlo è Günther Hasinger, il direttore della ricerca scientifica dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che assieme ai ricercatori dei 16 gruppi coinvolti nella missione ha seguito il passaggio della sonda sul corpo celeste, avvenuto alle 6:25 del 10 aprile, a meno di 12.700 chilometri di distanza. È proprio in questa occasione che Bepi Colombo ha immortalato il nostro pianeta in uno dei momenti più difficili della sua storia. “Quando guardo queste immagini mi ricordo della forza e della resilienza dell’uomo, delle difficoltà che possiamo superare quando ci uniamo, e mi auguro che esse portino a voi lo stesso senso di speranza per il nostro futuro”, afferma Hasinger.

La Terra vista dalla sonda Bepi Colombo (Twitter – @esa)

Il viaggio di Bepi Colombo

La sonda Bepi Colombo ha sorvolato la Terra per prendere la spinta che la porterà fino a Mercurio, meta che, secondo le previsioni, dovrebbe riuscire a raggiungere nel 2025, mettendo così la parola fine al lungo viaggio iniziato nel 2018. Una volta arrivato in prossimità del pianeta più vicino al Sole, il veicolo spaziale dovrà compiere delle osservazioni che offriranno alla comunità scientifica la possibilità di ricostruire le origini del sistema solare. Oltre alla spinta ricevuta dalla Terra, Bepi Colombo sfrutterà per due volte anche quella di venere e per sei volte quella di Mercurio. Passando vicino ai pianeti, infatti, la sonda sfrutta la loro gravità per alterare il proprio percorso e la propria velocità (si tratta del cosiddetto effetto “fionda gravitazionale”).

Il sorvolo della Terra

Durante il sorvolo della Terra, Bepi Colombo ha affrontato 34 minuti critici quando ha attraversato l’ombra del pianeta. Una manovra prevista, ma che ha comunque fatto sudare freddo il centro di controllo della missione. Per fortuna, tutto si è svolto senza intoppi e la sonda ha potuto tranquillamente procedere nella sua missione, non prima di aver catturato immagini della Terra e della Luna e di aver misurato il campo magnetico del nostro pianeta.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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