Ambiente

Ecuador, stop alle miniere nella foresta: violano i diritti della natura

In una storica sentenza, la corte costituzionale dell’Ecuador ha deciso di bloccare i permessi minerari rilasciati a Los Cedros, in quanto danneggerebbero la biodiversità della foresta. Si tratta di un’area protetta nel nord-ovest del Paese, una delle zone più ricche di biodiversità del pianeta. Sede di flora e fauna che non si trovano da nessun’altra parte sulla Terra.

La foresta di Los Cedros ospita infatti diverse specie in via di estinzione, tra cui orchidee uniche al mondo, e la scimmia ragno dalla testa marrone, uno dei primati più rari.

Vittoria storica per la natura

Enami EP, la compagnia mineraria nazionale dell’Ecuador, deteneva i diritti per le concessioni minerarie che erano state concesse in due terzi della riserva. La storica decisione significa che i permessi minerarie, ambientali e idrici nella foresta dovranno ora essere annullati. Il tribunale ha infatti accolto una causa intentata dalle comunità vicino a Los Cedros.

La sentenza della più alta corte dell’Ecuador ha confermato i diritti della natura, sanciti dalla costituzione del Paese, affermando che verranno applicati in tutta la nazione, non solo alle aree protette.

Questa è una vittoria storica a favore della natura“, ha affermato Natalia Greene della ong Global Alliance for the Rights of Nature.

La corte costituzionale afferma che nessuna attività che minacci i diritti della natura può essere sviluppata all’interno dell’ecosistema della foresta protetta di Los Cedros, comprese le attività estrattive e minerarie. L’estrazione mineraria è ora vietata da questa foresta protetta straordinaria e unica. Ciò costituisce un grande precedente giuridico per continuare con altre foreste protette minacciate.

Oggi le specie in via di estinzione e la natura nel suo insieme hanno vinto una battaglia senza precedenti”.

Gli attivisti hanno affermato che la sentenza ha stabilito un importante punto di riferimento in Ecuador. Qui sono infatti  previsti molti altri progetti di estrazione ed estrazione in aree ecologicamente importanti.

È importante che il mondo rifletta sui limiti della natura e metta seriamente in discussione l’efficacia delle attuali politiche e azioni di conservazione“, ha affermato Mika Peck, docente di biologia all’Università del Sussex.
Inserire gli esseri umani in un contesto come parte della natura, piuttosto che collocarli al di sopra o al di fuori della natura è cruciale. E sarà una parte necessaria per affrontare i gravi problemi ambientali che il nostro pianeta sta affrontando”.

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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