Ambiente

La Cina ha annunciato la creazione dei suoi primi parchi nazionali

La Cina, che in questi giorni sta ospitando la Cop15, ha appena rivelato il suo primo gruppo di parchi nazionali tutti incentrati sulla conservazione di animali specifici nativi del paese, inclusi ovviamente i panda.
Complessivamente, l’area di terra protetta dai parchi coprirà un totale di 230mila chilometri quadrati dall’estremo nord del Tibet all’isola turistica meridionale di Hainan.

Unite oltre 10.000 riserve naturali

La Cina ha cercato per anni di creare un sistema istituzionale per la protezione degli ecosistemi naturali da quando il Paese ha istituito la sua prima riserva naturale nel 1956. Finora esistevano oltre 10.000 di queste riserve, che hanno svolto un ruolo importante nella protezione della biodiversità.
Tuttavia, le autorità cinesi hanno riconosciuto che ci sono stati problemi nella gestione, dovuti a una mancanza di chiarezza in merito a confini e responsabilità dei diversi dipartimenti locali. La soluzione del governo è stata quindi quella di riunire le diverse riserve sotto un’unica giurisdizione.

Parchi nazionali per proteggere la biodiversità

Tra i parchi nazionali più attesi c’è sicuramente il Giant Panda National Park che attraversa tre province ed è una casa per oltre il 75% della popolazione dei panda.
Annunciato anche il Parco nazionale della tigre e del leopardo della Cina nordorientale, che si propone di proteggere gli habitat di queste due specie. È l’unica area della Cina in cui si stabiliscono sia la tigre siberiana selvatica sia i leopardi siberiani. Nel parco i funzionari hanno istituito anche “progetti di sussistenza” come la costruzione di villaggi, l’allevamento di bestiame e la formazione agricola alternativa.

L’isola di Hainan ospita invece la foresta pluviale tropicale meglio conservata della Cina. È anche l’unico posto al mondo in cui è possibile trovare il gibbone dalla cresta nera di Hainan. Il governo sta già sviluppando misure di controllo della folla per prevenire il sovraffollamento. Così da dare agli ospiti la possibilità di vivere veramente la natura.

Alcuni dei parchi sono più focalizzati su più animali, piuttosto che su una singola specie. Uno di questi è il Wuyishan National Park, che fungerà da banca genetica per una varietà di specie rare e in via di estinzione.

Allo stesso modo, il Parco nazionale di Sanjiangyuan sull’altopiano del Qinghai-Tibet sarà un importante centro per la biodiversità, soprattutto perché l’entroterra deve affrontare le sfide del cambiamento climatico.

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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