Vero o artificiale: quale albero di Natale è meglio per l’ambiente?

Con la crescente preoccupazione per il clima, sorge spontaneo chiedersi quale modello sia meno deleterio per il nostro pianeta. La risposta però è più complessa di quanto ci immaginiamo

Foto Unsplash | Євгенія Височина
Newsby Giulia Martensini 26 Novembre 2021

Si avvicina il periodo dell’anno in cui si tirano fuori dagli scatoloni le decorazioni natalizie, pronti a pianificare come abbellire il protagonista indiscusso della stagione: l’albero di Natale.

Mentre alcuni si godono il profumo di un albero vero, altri preferiscono la semplicità degli alberi artificiali che possono riutilizzare per i prossimi Natali.

Ma i consumatori stanno diventando più attenti al clima e considerare quale modello ha il minor impatto sul nostro pianeta sta diventando sempre più importante.

Quale albero ha l’impronta di carbonio più bassa? Uno vero o uno in plastica acquistato in negozio? La risposta non è così scontata ed è più complicata di quanto ci si aspetti. Vediamo perché.

I vantaggi degli alberi artificiali

È facile immaginare che riutilizzare un albero artificiale anno dopo anno sia l’opzione più sostenibile. Tuttavia, se un albero artificiale viene utilizzato per meno di sei anni, il costo del carbonio è maggiore rispetto all’investimento in un albero naturale.

Questo perché gli alberi artificiali sono generalmente realizzati in plastica di cloruro di polivinile o PVC. La plastica è a base di petrolio e proviene da impianti petrolchimici, tra i principali responsabili dell’ inquinamento.

Gli studi hanno anche collegato la plastica in PVC al cancro e ad altri rischi per la salute pubblica e per l’ambiente.

Poi occorre considerare l’aspetto dei trasporti. La maggior parte degli alberi vengono prodotti in Paesi lontani, e il tragitto che compiono per arrivare nelle nostre case ha un impatto non indifferente sull’ambiente.

Secondo uno studio di WAP Sustainability Consulting l’impatto ambientale di un albero artificiale è migliore di un albero vero se si utilizza l’albero falso per almeno cinque anni.

Perchè scegliere un albero di natale vero

In media, secondo la National Christmas Tree Association, ci vogliono sette anni per far crescere completamente un albero di Natale. E man mano che cresce, assorbe l’anidride carbonica dall’aria. Proteggere le foreste e piantare alberi può aiutare a evitare i peggiori impatti della crisi climatica.

Se gli alberi vengono tagliati o bruciati, possono rilasciare nell’atmosfera il carbonio che hanno immagazzinato. Tuttavia, l’atto di abbattere gli alberi di Natale è bilanciato quando gli agricoltori piantano immediatamente più piantine per sostituirli.

C’è anche un vantaggio economico nello scegliere un albero vero. La maggior parte vengono infatti forniti da fattorie e piccole imprese. In questo caso, un acquisto permette di sostenere le economie locali.

Lo smaltimento è importante

Gli alberi si accumulano sui marciapiedi dopo la fine delle vacanze e la destinazione finale in molte località sono le discariche, dove contribuiscono alle emissioni di metano, un gas serra circa 80 volte più deleterio dell’anidride carbonica.
La scelta migliore per smaltire un albero di Natale vero, una volta terminate le feste, è quella di ripiantarlo, aiutando così a ripristinare l’habitat.
Per quanto riguarda invece lo smaltimento di un albero finto, c’è poco da fare. Il più delle volte finiscono nelle discariche, dove potrebbero volerci centinaia di anni per decomporsi, o negli inceneritori, dove rilasciano sostanze chimiche pericolose.

Soppesando i complicati pro e contro del clima, alla fine gli alberi di Natale veri sono da preferire. Tuttavia, se scegliamo di decorare la nostra casa in modo artificiale, allora è bene scegliere un albero che riutilizzeremo ancora a lungo.

 

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