SALUTE

Virus Powassan, che cos’è e quali sono i suoi sintomi

Le zecche possono trasmettere numerose patologie. Le più note sono la malattia di Lyme, la TBE (meningoencefalite da zecche), la febbre bottonosa, l’ehrlichiosi e l’anaplasmosi. Ne esistono altre meno conosciute e alcune di esse sono causate dal virus Powassan, diffuso soprattutto negli Stati Uniti (in particolare negli stati nord-orientali e nella regione dei Grandi Laghi) e, in misura minore, in Canada sudorientale e in Russia. Si tratta di un flavivirus antigenicamente correlato al virus del Nilo occidentale, dell’encefalite di St. Louis e della meningoencefalite da zecca. Ne esistono due tipi ed entrambi possono infettare l’uomo. Il virus Powassan di stirpe 1 è associato alle zecche Ixodes cookei o Ixodes marxi; quello di stirpe 2, invece, è associato alle zecche Ixodes scapularsi, le stesse che diffondono la malattia di Lyme e l’anaplasmosi.

Quali sono i sintomi dell’infezione da virus Powassan?

In alcuni casi, le infezioni legate al virus Powassan possono essere asintomatiche. In altre circostanze è possibile che i sintomi si manifestino in un periodo compreso tra una settimana e un mese dopo la puntura della zecca. Inizialmente possono verificarsi febbre, mal di testa, vomito e debolezza. Nei casi più gravi si può andare incontro a meningiti o encefaliti, talvolta associate a confusione, difficoltà a parlare e coordinare i movimenti e convulsioni. Circa una persona su dieci muore a causa delle patologie più severe legate al virus Powassan. La metà di chi sopravvive tende ad avere dei problemi di salute a lungo termine, come mal di testa ricorrenti, perdita di forza e massa muscolare e problemi di memoria.

Trattamento

Non esistono delle cure specifiche per le infezioni causate dal virus Powassan. Chi sviluppa una malattia grave ha spesso bisogno di essere ricoverato in ospedale per ricevere supporto respiratorio, restare idratato e ridurre l’eventuale edema cerebrale. Al momento non esiste un vaccino per l’infezione da virus Powassan. Ne esiste uno contro l’encefalite da zecche, ma è inefficace contro questo specifico agente virale, come dimostrato da alcuni studi condotti sui topi. Il modo migliore per prevenire la malattia è prendere alcuni accorgimenti per evitare di essere morsi dalle zecche. Gli esperti consigliano, per esempio, di rimanere su percorsi e sentieri, indossare camicie a maniche lunghe e infilare le estremità dei pantaloni negli stivali o nelle calze. Anche l’uso di repellenti con dietiltoluamide, da applicare sulla pelle, aiuta a tenere lontane le zecche. È bene, inoltre, privilegiare l’uso di indumenti chiari durante le escursioni nei boschi e in montagna, così da poter notare con maggiore facilità questi artropodi.

La diagnosi del virus Powassan

Proprio come avviene per l’encefalite da zecche causata da altri agenti virali, anche le infezioni provocate dal virus Powassan vengono diagnosticate tramite test sierologici. Quest’ultimi servono per rilevare l’anticorpo IgM specifico per il virus Powassan nel siero e nel liquido cerebrospinale del paziente. La conferma arriva tramite i test per gli anticorpi neutralizzanti condotti su campioni di siero in fase acuta e in durante la convalescenza, svolti in centri specializzati.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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