Una delle principali preoccupazioni degli ultimi mesi, oltre al rischio di contagio da Covid, per molti cittadini è stata la possibilità di riscontrare problemi di salute legati al vaccino. Nel primo anno di somministrazioni, però, quanto spesso si sono verificati? E con quale gravità? Domande a cui ha risposto in queste ore l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
L’Aifa ha infatti diffuso il ‘Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-COVID – 19 27/12/2020 – 26/12/2021‘. Esso comprende le 108.530.987 dosi somministrate nei primi 365 giorni della campagna. E, in base a quanto raccolto dalla Rete Nazionale di Farmacovigilanza, le segnalazioni sono state 117.920. Il tasso, quindi, è di 109 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate.
Passando al setaccio tali segnalazioni, l’Aifa ha osservato che l’83,7% (98.717) di esse si riferisce a eventi non gravi. Il 16,2% (19.055), invece, riguarda eventi avversi gravi. Ma di questi ultimi, non solo quelli ad esito fatale sono pochissimi (456 dopo la prima dose di vaccino, 267 dopo la seconda, 35 dopo la terza). Ma nello specifico quelli correlabili alla somministrazione sono in tutto 22. Ossia uno ogni cinque milioni di dosi.
In occasione della presentazione del rapporto Aifa sulla sicurezza dei vaccini Covid, ha parlato all’Ansa anche Franco Locatelli. Il coordinatore del Cts si è soffermato in particolare sulle fasce più giovani della popolazione. “Sono 173 mila le dosi somministrate nella fascia 5-11 anni, e 4 milioni tra 12-16 anni. Nella fascia 5-11 anni ci sono state 1170 segnalazioni di eventi avversi, pari all’1% di tutte le segnalazioni dell’età pediatrica. Per altro più dei tre quarti di queste segnalazioni sono riferibili a eventi non gravi“. Tali eventi, nel concreto, sono prevalentemente febbre, cefalea, stanchezza e vomito.
“Nella fascia 5-16 anni ci sono state 28 segnalazioni di eventi avversi su 100 mila dosi somministrate a fronte di 109 nella popolazione generale. Ciò dimostra il profilo di sicurezza dei vaccini in età pediatrica“, ha aggiunto Franco Locatelli. Secondo l’Aifa, inoltre, la vaccinazione “è indicata sia in gravidanza sia in allattamento e non emergono particolari problemi di sicurezza dai dati di farmacovigilanza e di studi ad hoc in questa popolazione“.
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