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La campagna per il vaccino anti-Covid è iniziata relativamente da poco, ma sono già oltre 700mila (secondo i dati forniti dalla Cabina di Regia) le persone che in Italia hanno ricevuto la prima dose. Molte sono le curiosità legate alle modalità di conservazione e preparazione di ciascuna delle singole fiale. Il professor Fortunato Ciardiello, prorettore dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, ha provato a chiarire ogni tipo di questione legata allo strumento che, si spera, contribuirà a sconfiggere la pandemia di coronavirus.
L’iter descritto dal professor Ciardiello riguarda il primo vaccino arrivato in Italia, quello sviluppato da Pfizer e BioNTech. “Nei laboratori abbiamo delle aree dedicate e protette in cui il vaccino viene conservato in freezer a -80°, viene scongelato in frigoriferi a 2-8° e poi in un ambiente sterile, con quella che noi chiamiamo cappa a flusso laminare, la nostra farmacista prepara la diluizione del vaccino e le siringhe monodose” racconta il prorettore dell’Università ‘Vanvitelli'”.
“Le siringhe vengono poi tutte registrate in maniera informatizzata – aggiunge Ciardiello -. Le persone vaccinate si registrano in tempo reale. In questo modo abbiamo la certezza del tracciamento della dose in caso di eventuali problematiche o valutazioni a posteriori”.
“Il vaccino – continua poi l’accademico – arriva come un concentrato che una volta scongelato può essere ricostituito, in maniera appropriata e secondo le norme del produttore, ricavandone fino a sei dosi. All’inizio le dosi erano cinque ma c’è sempre un residuo che resta tra il tappo e la zona di vetro. I nostri farmacisti sono bravissimi perché nel 99% dei casi sono in grado di ottenere sei dosi. Questo è molto importante perchè così si possono vaccinare più persone”.
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Nel frattempo l’Istituto Superiore di Sanità ha accolto, nella notte fra lunedì e martedì, le prime 47mila dosi del vaccino contro il Sars-Cov-2 prodotto dall’azienda Moderna e destinate all’Italia. I vaccini arriveranno nei prossimi giorni alle Regioni, con i mezzi messi a disposizione da Poste Italiane. Avranno priorità, in tal senso, le Regioni con un maggior numero di abitanti sopra gli 80 anni.
Nei prossimi giorni arriverà, sempre all’Iss, una seconda tranche del vaccino Moderna. In seguito, lo stoccaggio avverrà direttamente all’aeroporto militare di Pratica di Mare.
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