Il vaccino antinfluenzale è ancora oggi il sistema più indicato per la prevenzione dei virus stagionali che sono ancora pericolosi.
Quando si immagina l’influenza, nessuno pensa alle sue conseguenze e quindi come possa avere un impatto anche importante sulla salute. Si tende a pensare a raffreddore, febbre e poco altro. La verità però è che questi virus cambiano ogni anno e colpiscono la popolazione in modo differente.
Il vaccino quindi viene consigliato soprattutto ai soggetti deboli che possono beneficiare di una tutela maggiore contro le patologie al fine di evitare ripercussioni anche gravi sulla propria salute. L’unica figura preposta per consigliare tipologie, momento, chiarire rischi e altre domande relative è il proprio medico di base.
Vaccino antinfluenzale: quando farlo e perché
Il vaccino per l’influenza solitamente viene fatto entro la metà di novembre perché l’obiettivo è coprire proprio l’autunno e l’inverno che sono i periodi di freddo in cui si diffondono i virus in modo più facile. Oltre a quello che viene somministrato come iniezione ci sono anche altre tipologie che invece vengono effettuate in via orale e sono terapie più lunghe, ad esempio un mese.

Tutto dipende dall’età, dalle proprie condizioni fisiche, da eventuali patologie o problemi. Oggi il vaccino che viene somministrato è singolo (comunque trivalente o quadrivalente quindi per i ceppi influenzali) oppure duplice, contro Covid e influenza.
Ovviamente fare il vaccino non esulta dallo sviluppare l’influenza, questo è importante comprenderlo. Serve più che altro per evitare ripercussioni gravi laddove si venga contagiati. Questo perché non è possibile avere con un solo vaccino ogni ceppo influenzale esistente, quindi si fanno quelli noti e soprattutto ormai testati. Per gli altri non c’è possibilità di proteggersi se non quella di evitare luoghi chiusi affollati, di stare a contatto con persone malate, coprirsi al meglio in inverno.
La vaccinazione antinfluenzale è di tipo stagione quindi viene somministrata in forma gratuita a tutti coloro che vogliono aderire. Basta rivolgersi al medico di base o all’ASL di residenza. Non tutti possono farlo, in particolare i neonati al di sotto dei sei mesi, coloro che sono affetti da allergie al prodotto, Sindrome di Guillain Barre e altre condizioni specifiche di tipo patologico non possono fare il vaccino.
Il vaccino per l’influenza non è obbligatorio, quindi è una scelta personale se farlo o meno, questo permette di sviluppare gli anticorpi in circa due settimane, in alcuni casi viene effettuato con richiamo a un mese.