Attenzione a non sottovalutare i campanelli d’allarme. Il corpo lancia dei segnali per contrastare gli effetti della stitichezza.
La stitichezza è un problema che attanaglia moltissime persone, con un’incidenza più alta per quanto concerne il genere femminile a causa delle oscillazioni ormonali. È un disturbo che può colpire sia le persone giovani che meno giovani, anche se si manifesta con maggiore assiduità negli anziani. Si tratta di una condizione che può essere la spia di patologie in corso, alcune delle quali anche severe, ma nella maggior parte dei casi è la manifestazione di disturbi di lieve entità.
La causa della stitichezza può essere anche di natura psicologica, ma quali sono i campanelli d’allarme per accorgersi dell’esistenza di questo problema? Innanzitutto, con il termine stitichezza si fa riferimento alla condizione di chi defeca meno di tre volte alla settimana. Quando questo fenomeno perdura per circa tre settimane o più, viene definita come stitichezza cronica.
Si stima che il 16% degli occidentali adulti e un terzo degli adulti over 60 soffrano di stitichezza cronica. I sintomi sono: defecazione forzata, senso di defecazione incompleta, evacuazione con feci dure o a palline, ragadi o lacerazione della mucosa anale, dolori addominali rigonfiamento e malessere.
Quali alimenti prediligere per sconfiggere la stitichezza?
La stitichezza può dunque comparire per cause diverse, in primis e tra le più frequenti c’è l’alimentazione inadeguata. Una dieta ricca di grassi, di zuccheri e povera di fibre, infatti è uno dei fattori scatenanti di questo disturbo. Sono proprio le fibre, specie quelli insolubili, che favoriscono la contrazioni peristaltica intestinale favorendo l’espulsione delle feci. Un secondo fattore che causa della stitichezza è la sindrome dell’intestino irritabile. Il terzo è da ricercarsi nelle cattive abitudini comportamentali, ad esempio coloro che tendono a rimandare il momento di andare in bagno o a reprimerlo, vanno incontro a stipsi.

Per favorire una buona evacuazione è necessario innanzitutto apportare delle significative modificazioni alla dieta. Prediligere il consumo di frutta e verdura di stagione, di fibre e ridurre gli zuccheri. Inoltre è indispensabile bere almeno 2 litri d’acqua al giorno e fare del movimento regolare ma costante. Bastano anche 40 minuti di camminata al giorno per assistere i primi risultati.
L’ultimo consiglio da tenere bene a mente, è quello di posizionarsi bene sul water per poter consentire una defecazione ottimale. La posizione più congrua è quella che viene definita “alla turca”, basta acquistare uno sgabello da posizionare davanti al water e poggiarvi i piedi sopra. In questa posizione, le gambe e il tronco del corpo assumono una posizione ad angolo acuto, tale da indurre in rilassamento il muscolo pubo-rettale, il colon sigmoideo si raddrizza, favorendo l’evacuazione.