SALUTE

Remdesivir è il primo farmaco contro Covid-19 autorizzato dall’Ema

Dopo l’autorizzazione dell’americana Food and drug Administration per l’uso di Remdesivir per il trattamento dei pazienti con Covid-19, è arrivato il via libera anche dall’Ema. L’Agenzia europea del farmaco, in una nota pubblicata sul sito ufficiale, ha annunciato di aver inviato il dossier alla Commissione europea per il timbro definitivo.
L’antivirale Remdesivir, nato per contrastare l’ebola, è il primo farmaco che potrà avere un’indicazione specifica per il trattamento delle polmoniti da coronavirus.
Il Remdesivir al momento potrà essere utilizzato solo per il trattamento pazienti di età pari o superiori a 12 anni in stadio avanzato di Covid-19 con polmonite, che richiedono ossigeno supplementare.

Il terzo passo sarà l’ok dell’Aifa

“I dati su Remdesivir sono stati valutati in tempi eccezionalmente brevi attraverso una procedura di revisione continua, un approccio utilizzato durante le emergenze di sanità pubblica per valutare i dati non appena disponibili”, fa sapere l’Agenzia europea del farmaco nella nota.
Il terzo passo sarà l’approvazione da parte dell’agenzia italiana Aifa. Nella penisola sono attualmente in corso due studi sperimentali in pazienti severi e di moderata gravità e un terzo studio nei bambini. “È una buona notizia. Però non è un farmaco risolutore. Non tutti gli studi hanno dato risposte così positive. Ora bisognerà capire quando sarà meglio usarlo, in quale fase della malattia. Speriamo non solo sui malati gravi”, ha commentato l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico della società Simit.

Le valutazioni dell’Ema

L’ok dell’Ema è arrivato dopo l’analisi dei risultati della ricerca “NIAID-ACTT-1”, che ha valutato l’efficacia del farmaco su un campione composto da oltre mille pazienti ospedalizzati con Covid-19. Nel complesso, è emerso che i soggetti trattati con Remdesivir si sono ripresi dopo circa 11 giorni, circa quattro in meno rispetto ai pazienti trattati con placebo. Inoltre, per i soggetti con malattia grave, che costituivano circa il 90% dei partecipanti al test, il tempo necessario per il recupero è stato di 12 giorni per il gruppo Remdesivir e di 18 giorni per il gruppo placebo.
Prendendo in considerazione i dati disponibili, “l’Agenzia ha ritenuto che l’equilibrio tra benefici e rischi si sia dimostrato positivo nei pazienti con polmonite che richiedono ossigeno supplementare, ovvero, nei pazienti con malattia grave”, spiega l’Ema.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

Recent Posts

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

2 settimane ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

1 mese ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

1 mese ago

Prevenire lo stress finanziario: come gestire le spese più importanti?

Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…

1 mese ago

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 mesi ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

2 mesi ago