La prima infanzia è una fase delicata e richiede i giusti accorgimenti: questa bevanda, ad esempio, è tutt’altro che benefica sotto i 2 anni.
Come tutti gli argomenti che richiedono particolare attenzione, anche le regole da seguire su cosa dare da mangiare e da bere ai bambini molto piccoli sono soggette a teorie erronee. Queste ultime sono dovute quasi sempre a scarsa informazione e a superficialità. Eppure una sana crescita dipende moltissimo dal tipo di alimentazione che si conduce fin dai primissimi anni di vita, perciò bisognerebbe sempre approfondire certe questioni al massimo. Solo così si possono scongiurare gli eventuali rischi di comportamenti errati.
Uno dei punti più spinosi quando si tratta di bebè di età inferiore ai 2 anni, spesso è il sonno. Credendo di accorciare i tempi necessari a farli addormentare, alcuni adulti danno loro bevande inadeguate. Un bambino molto piccolo dovrebbe bere solo latte, nient’altro. C’è poi una bevanda in particolare, che molti ritengono innocua ma si sbagliano: se bevuta in tenerissima età, può portare danni e piuttosto pericolosi.
Cosa non si dovrebbe mai far bere un bambino con meno di 2 anni: è un errore molto comune
A fornire questa preziosa informazione è il chirurgo pediatrico Claudio Olivieri, che sul suo profilo TikTok @doc.claudio ha pubblicato un interessante video nel quale spiega cosa non dovrebbe mai bere un bambino nella prima infanzia. Si tratta dell’antica e famosissima camomilla, usata con eccessiva leggerezza anche nel caso di bebè. Molti pensano che questo infuso aiuti i piccoli a dormire o a migliorare la qualità del sonno, ma tale convinzione è completamente sbagliata.

Innanzitutto, la camomilla non ha nessun effetto sedativo del quale ci sia la conferma da parte di studi scientifici. Piuttosto è un efficace antinfiammatorio. In secondo luogo, al di sotto dei 6 mesi il neonato ha bisogno solamente del latte. Inoltre, visto il contenuto di zuccheri, anche dopo i 6 mesi la camomilla non andrebbe somministrata.
Nel dettaglio, prima dei 2 anni di età tutte le bevande zuccherine vanno escluse in quanto, se si comincia troppo presto a introdurre zuccheri nell’organismo, il bambino sarà più facilmente soggetto a problemi di salute come carie, sovrappeso e resistenza all’insulina (diabete mellito).
Infine, sebbene si tratti di casi abbastanza rari, bisogna mettere in conto anche la possibilità di una reazione allergica con conseguenti sintomi: nausea, prurito attorno alla bocca e alla lingua, diarrea, viso gonfio o letargia.