Piede piatto, l’intervento va fatto? La risposta degli esperti

Operazione chirurgica per i piedi piatti. E' possibile? (newsby.it)
Newsby Laura Occhineri 20 Giugno 2023

Avere i piedi piatti può essere un problema che può causare diversi scompensi. Ma può essere risolto con un intervento?

La condizione dei piedi piatti è molto comune, viene diagnosticata quando il piede presenta un arco plantare più basso del normale o assente. In questo caso la pianta del piede toccherà interamente il terreno. Questa condizione purtroppo può creare alcuni problemi come dolore ai piedi e alle caviglie e a volte è possibile che si estenda fino alle ginocchia, zona lombare, con casi anche di gonfiore, rendendo difficile la camminata. Il dolore dei piedi piatti si presenta soprattutto perché vi è una scorretta distribuzione del peso del corpo che viene alterata.

In alcuni casi però è possibile che intervenire sui piedi piatti richieda una maggiore attenzione e trattamenti più importanti. Essendo una problematica che può creare dei problemi e fastidi non indifferenti, molte persone pensano di tenere in considerazione l’idea di sottoporsi a un intervento chirurgico per risolvere il problema. Ma è effettivamente possibile sottoporsi a un intervento?

Terapia conservativa e operazione chirurgica

Il problema dei piedi piatti, non è sempre che può dare problemi o dolori importanti che richiedono particolari trattamenti. C’è chi è anche asintomatico e che riesce a vivere con questa particolare condizione fisica senza avere problemi durante la vita quotidiana. Tuttavia, quando i dolori sono forti e la sopportazione diventa pesante, è possibile valutare due opzioni. 

operazione chirurgica piedi piatti
Intervento chirurgico per piedi piatti (newsby.it)

La terapia conservativa

Questo tipo di terapia conservativa consiste nell’utilizzare ortesi plantari podologiche, ovvero plantari modellati apposta sulla forma del piede del paziente, utilizzano scarpe ortopediche, e sottoponendosi a esercizi di stretching e fisioterapia. Un altro aspetto importante in questo trattamento conservativo è il cambio del programma dietetico, per ridurre il peso del paziente laddove fosse necessario, infatti è una strategia utilizzata per chi è in sovrappeso o in casi di obesità.

Come parte del percorso sarà richiesta anche una pausa da attività come la corsa, camminata, che richiedono utilizzo costante dei piedi sul terreno per sostenere il peso. In alternativa alcuni medici consigliano di iniziare attività come il nuoto o il ciclismo per tenersi comunque attivi. Questo tipo di terapia può aiutare tantissimo a convivere con questa problematica e alleggerire il dolore causato dai piedi piatti, ma non rappresenta una soluzione definitiva. 

La terapia chirurgica

Quando parliamo invece di piedi piatti in condizioni gravi avanzate, intollerabili e persistenti anche dopo aver provato la terapia conservativa, allora in questi casi è possibile sottoporsi a interventi più importanti. Prima di intervenire con un operazione, servirà sottoporsi a una serie di esami preventivi per capire come agire, perché non è un operazione uguale per tutti.

Endortesi

La più famosa è l’endortesi. Questo intervento viene eseguito intervenendo direttamente sull’osso del piede, per correggere la posizione dell’arco. In questo modo verrà poi fissato l’osso con viti o placche per via percutanea. Inizialmente si tratterà di una correzione meccanica che man mano nel tempo passerà ad essere propriocettiva.

Una volta conclusa l’operazione servirà del tempo prima di riprendere a camminare, circa 2 settimane. Per i primi due giorni sarà necessario non camminare e stare a riposo, assumendo antidolorifici e antibiotico. I piedi saranno fasciati e sarà necessario tenere le fasce per circa 10 giorni. Solo dopo 3 anni invece sarà possibile rimuovere le viti.

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