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SALUTE

Covid, quando arriverà il picco di contagi della quarta ondata?

Cresce la preoccupazione per il rapido diffondersi della nuova variante Omicron del Coronavirus. La mutazione scoperta in Sud Africa “si sta infatti diffondendo a un ritmo feroce” e ha la potenzialità di bucare almeno parzialmente il vaccino. Mentre i dati del contagio continuano a crescere quasi ovunque, la domanda sorge spontanea: quando arriverà il picco di contagi in questa quarta ondata? A questo interrogativo provano a rispondere alcuni dei più rinomati studiosi italiani, da Bassetti a Pregliasco, da Galli a Crisanti.

Bassetti: “Il picco è vicino, ma niente panico”

E’ probabile che il picco sia molto vicino, ma dobbiamo continuare su questa linea senza farsi prendere dalla paura della variante Omicron“, dice all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova. “Attualmente non serve forzare nulla, come Paese abbiamo ottenuto grandi risultati in termini di vaccinazioni e quindi non servono correttivi in corsa che aumentano solo il panico delle persone. Dobbiamo essere convinti del lavoro fatto fino ad oggi perché è stato fatto molto bene“.

Galli: “Ondata di contagi dopo Natale”

“Ci sono tutti i segnali per temere un’ondata di infezioni da Sars-CoV-2 dopo le vacanze di Natale“, esordisce Massimo Galli. L’ondata “interesserà principalmente le persone non vaccinate“, ma purtroppo “anche un certo numero di persone vaccinate che non hanno risposto adeguatamente al vaccino“.  In questo caso “le loro difese non sono state sufficiente per evitare il contagio“, spiega Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. “Si attendono momenti non particolarmente felici dal punto di vista della pandemia. E anche il nostro Governo non può che adeguarsi alla necessità di contenere il rischio“, ha aggiunto Galli. “Mi aspetto che la variante Omicron cresca rapidamente. Se davvero è più diffusiva, ci metterà poco a creare una seria situazione di contagio. E probabilmente diventerà dominante rapidamente, rimpiazzando le altre varianti e provocando una riaccentuazione della pandemia” di Covid-19. “L’abbiamo già vissuto due volte, con la Alfa e con la Delta” conclude.

Pregliasco: “Picco di contagi? Con la riapertura delle scuole”

Il picco dei contagi Covid di questa quarta ondata “si avrà con la riapertura delle scuole, nelle settimane successive al rientro dopo Natale“. Questa è la previsione che fa all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano. “Un po’ come per la stagione influenzale per cui ho sempre detto che viaggi, baci e abbracci sono un rischio. Anche per il Covid il periodo delle festività diventa il momento buono per diffondere il virus“, aggiunge Pregliasco.

Crisanti: “La variante Omicron è già qui”

La variante Omicron è pericolosa, infetta i vaccinati, che sono protetti dal ricovero. La variante Omicron è già qui“, ha detto il professor Andrea Crisanti a Piazzapulita. Il rischio è che si verifichi quanto sta accadendo in Gran Bretagna. “Lì presumono di arrivare a 1 milione di casi Omicron al giorno. Una settimana fa lì erano a 50mila casi al giorno, oggi sono arrivati quasi a 90mila. La variante Omicron infetta le persone che hanno fatto 2 dosi di vaccino e ha un vantaggio nei confronti della variante Delta, che viene fermata dal vaccino. Le terze dosi sono una priorità, lo dico da tempo“, dice. “Bisogna diminuire le possibilità di infettarsi: i mezzi pubblici sono un problema, bisognerebbe usare la mascherina Ffp2. Poi bisogna affrontare il problema delle scuole: bisogna vaccinare i bambini, i dati che arrivano da Usa e Israele sono molto confortanti. Non è come il vaccino contro la varicella, questo vaccino può dare come effetto il mal di testa o la febbre nel 20% dei casi, ma il giorno dopo si sta bene“, aggiunge.

 

 

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

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