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Tra i vari studi che stanno che si stanno effettuando negli ultimi mesi sulle persone affette da Covid, uno riguarda le conseguenze che possono esserci a livello neuronale. “La cosiddetta nebbia cognitiva è un disturbo soggettivo di memoria e di concentrazione”, spiega il Dottor Sandro Iannaccone, primario Riabilitazione Disturbi Neurologici Cognitivi-Motori all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Iannaccone: “Le cause di questo fenomeno sono al momento sconosciute”
Il dottor Sandro Iannaccone racconta, in base alle sue ricerche, che cosa può succedere ad alcune persone che hanno contratto il virus. “Questa patologia cognitiva è presente in circa il 30% dei casi di pazienti affetti da Covid, i sintomi sono simili a quelli della demenza senile e possono perdurare diversi mesi”, continua il neurologo. “Le cause di questo fenomeno sono al momento sconosciute, ipotizziamo che non sia un attacco diretto del virus ma che si tratti di una mancata ossigenazione al cervello. Non è da escludere”, ha infine concluso lo specialista, “che possano esserci dei collegamenti anche con l’elevato stress psicologico che subiscono le persone infettate in maniera grave dal Sars-Cov 2″. Nelle prossime settimane ci potrà sicuramente essere modo di comprendere meglio a livello scientifico questo legame tra il Covid e questa patologia cognitiva.