Rendersi euforici in un istante. Perdere i propri freni inibitori. Sentirsi immediatamente più liberi e leggeri, percependo anche effetti afrodisiaci. Sono tutte esperienze provocate dall’utilizzo del popper, l’ex farmaco che al giorno d’oggi viene utilizzato da molte persone per “sballarsi”.
Si tratta di una sostanza capace di creare reazioni pressoché istantanee nel corpo umano, dove agisce a livello del cervello e dei vasi sanguigni, provocando un abbassamento della pressione sanguigna.
Nell’Ottocento veniva utilizzato per curare alcune malattie cardiache. Ora il suo uso più diffuso è quello a scopo ricreativo. Non senza pericolo.
Cos’è il popper?
Il popper – o poppers – è una sostanza psicotropa caratterizzata dalla presenza di nitriti e che al giorno d’oggi viene utilizzata principalmente per i suoi effetti sballanti, ottundenti e afrodisiaci.
Nel dettaglio, il popper rientra nel macrogruppo dei nitriti alchilici, sostante derivate dell’acido nitroso (non vanno confuse con i nitriti presenti negli alimenti, come gli insaccati, ndr), e si presenta in forma liquida.

Esso è generalmente contenuto in alcune fiale, così come avveniva già anticamente.
Il nome popper deriva, infatti, proprio dalle prime fialette in cui veniva versato tale liquido, le quali, alla prima apertura, producevano un rumore simile a un “pop”. Da qui il termine popper, appunto, collegato direttamente al verbo inglese “to pop”.
Il liquido solitamente ha un aspetto giallo chiaro o trasparente, caratterizzato da note acide o fruttate all’olfatto.
È altamente infiammabile e possiede un’elevata volatilità, ovvero un’ottima capacità di passare rapidamente dallo stato liquido a quello gassoso.
Per questo, il popper è una sostanza che si presta all’uso inalatorio, tanto che spesso è proprio sotto questa forma che viene assunto da chi si vuole “sballare”.
Euforia, confusione, perdita dei propri freni inibitori e un senso di calma generale sono i principali effetti provocati dalla sua assunzione, la quale può essere letale nei casi in cui il popper venga bevuto e ingerito.
Va detto, però, che in passato questa droga veniva utilizzata principalmente per scopi medici e non ricreativi, come avviene invece oggi.
Nel 1844 Antoine Jérôme Balard fu il primo a sintetizzare il nitrito di amile (contenuto in alcune versioni del popper, ndr), sostanza che venne poi resa molto popolare da Sir Thomas Lauder Brunton come farmaco per curare l’angina pectoris (oggi al suo posto si usa la nitroglicerina, ndr).
Il nitrito di amile veniva, quindi, usato per trattare alcune patologie cardiache, mentre oggi viene impiegato come medicinale di contrasto a un avvelenamento da cianuro.
Ciò accadeva in quanto i nitriti alchilici, ovvero il popper, possiedono proprietà stimolanti e vasodilatatorie.
Esattamente ciò che provoca l’immediato effetto di euforia in chi le assume per scopo ricreativo.
L’angina, per esempio, è una malattia in cui un’eccessiva condizione di vasocostrizione delle vene che circondano il cuore provoca forti dolori al petto.
Per questo, l’effetto vasodilatatorio del popper poteva aiutare a far sentire meglio il paziente affetto da tale disturbo, alleviando il dolore e provocando un senso generale di benessere.
Oltre a questo effetto principale, il popper ha, però, anche delle proprietà afrodisiache, le quali resero questa droga molto diffusa nella comunità omosessuale negli anni Ottanta del Novecento, diffondendosi prima nei sexy shop dell’Inghilterra e poi nel resto dell’Europa, così come anche negli Stati Uniti d’America e in Canada.
Effetti e pericoli
Come anticipato in precedenza, il popper solitamente si presenta in una forma liquida e viene contenuto in fiale o boccette.
La sua assunzione avviene essenzialmente tramite inalazione, con il popper che in molti Stati viene venduto sotto forma di deodorante per ambiente, anche in soluzioni spray.

Le boccette, generalmente, contengono nitriti come il nitrito isobutile, il nitrito cicloesile e il nitrito isoamile, i quali, una volta che la fiala viene stappata, evaporano nell’ambiente e possono essere così facilmente aspirati e inalati attraverso il naso.
Le diverse sostante vengono quindi assorbite in parte dalle mucose e in parte giungono fino ai polmoni, finendo poi direttamente nel sangue, passando per gli alveoli polmonari, ovvero delle piccole cavità che compongono la membrana che ha il ruolo di rivestire i polmoni negli esseri umani.
A seguito di un’inalazione di popper, sono proprio gli alveoli polmonari a catturare questa sostanza e a diffonderla nel sangue insieme all’ossigeno.
Il risultato? Gli effetti provocati dai nitriti si manifestano immediatamente, prima di affievolirsi in pochi minuti.
Utilizzando il sangue come mezzo di trasporto, il popper riesce, infatti, a raggiungere il cervello in una manciata di secondi, provocando la vasodilatazione delle vene e dei capillari che lo avvolgono.
Poiché gonfi di sangue, i vasi sanguigni iniziano allora ad aumentare di volume, accrescendo così allo stesso tempo anche il volume complessivo del cervello, il quale inizia a esercitare una pressione sempre maggiore sulle pareti del cranio.
In sintesi, ciò che accade è un aumento della pressione intracranica, la quale a sua volta provoca una spiccata sensazione di euforia, alla quale si lega poi la perdita dei propri freni inibitori e un senso di calma generalizzato.
Oltre che sul cervello, le proprietà vasodilatatrici del popper agiscono, poi, anche nel resto del corpo, dove la sostanza assunta inizia a dilatare i vasi sanguigni (processo analogo a quello indicato in precedenza, ndr), provocando una sensazione diffusa di calore.
Da qui, l’effetto vasodilatatorio giunge fino ai genitali, contribuendo, per esempio, negli uomini ad aumentate l’intensità e la durata delle erezioni.
Ma non solo. Il popper, dopo essere entrato in contatto con i tessuti muscolari lisci, riesce a stimolare il rilascio di particolari enzimi, i quali causano rilassamento, anche in parti del corpo come i già citati genitali (sia maschili che femminili, ndr) e l’ano.
Essi risultano, quindi, meno solleciti alle contrazioni muscolari. Più rilassati.
Per questo, il popper è stato indicato per anni come una delle droghe preferite in particolar modo dagli omosessuali.
Oggi la sua assunzione è illegale in molti Stati, sebbene in Paesi come la Francia o l’Inghilterra il suo acquisto sia permesso. In Italia si riesce, invece, a reperire spesso sottobanco.
Ma perché in alcune Nazioni la sua vendita è vietata? Perché l’assunzione del popper comporta alcuni rischi per la salute.
Il nitrito di isobutile, per esempio, è una sostanza classificata come cancerogena e la sua assunzione può esporre maggiormente ai rischi di sviluppare un tumore.
Ciò che più di tutto rende il popper pericoloso è, però, la sua assunzione contemporanea ad altre sostanze.
Inalarlo dopo aver ingerito una pastiglia di viagra può provocare uno stato di ipossia e, in alcuni casi, portare addirittura alla morte.
Assumerlo insieme all’alcol può, invece, comportare sintomi quali vomito, nausea, svenimento e l’entrata in coma.
Irritazioni delle mucose di bocca, gola e naso, ipotensione, cefalea, difficoltà respiratorie e vertigini sono altri disturbi provocati dall’utilizzo prolungato del popper, il quale finisce essenzialmente per indebolire diverse cellule del sistema immunitario, rendendo così molto meno efficaci i meccanismi di lotta che il nostro corpo attiva in presenza di malattie infettive.
Questo liquido a contatto con la pelle può essere anche urticante, mentre berlo può essere fatale.