SALUTE

Coronavirus, più di metà degli italiani ha paura dell’ospedale

Più della metà degli italiani, il 55%, ha paura di andare al pronto soccorso e in ospedale per il rischio di ammalarsi di Coronavirus. E lo stesso timore si concretizza anche quando si tratta di visitare un medico specialista in ospedale (45%), e il medico di famiglia (43%); tanto che, come più volte segnalato da medici e specialisti nelle professioni sanitarie, sono in molti a scegliere di rimandare. È quanto emerge da un sondaggio di Incisive Health, società di consulenza in tema di politiche sanitarie, condotto in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Gli intervistati che affermano di avere paura del Coronavirus sono il 61% in Spagna e il 38% in Germania.

Gli italiani chiedono più investimenti in caso di una seconda ondata di Coronavirus

Per quanto riguarda i settori che dovrebbero essere prioritari quando i servizi sanitari torneranno al funzionamento normale, il 63% degli intervistati ha dichiarato che la loro priorità principale sarebbe quella di riaprire i servizi diagnostici e di trattamento dei tumori. Questo è presumibilmente dovuto alla chiusura o alla sospensione parziale di questi servizi durante la pandemia di Coronavirus. Nel frattempo, il 39% degli italiani desidera dare priorità ai servizi di assistenza primaria. In merito a una possibile seconda ondata di Covid-19, il pubblico italiano haa considerato essenziale mantenere al sicuro gli operatori dei servizi sanitari nazionali e il 50% degli intervistati da ora priorità agli investimenti nei dispositivi di protezione personale per medici e infermieri e posti di rianimazione.

Per cercare di garantire che il paese sia meglio preparato per future pandemie, infine, il 57% degli italiani raccomanda di investire di più nella ricerca scientifica, il 54% nell’aumento della capacità di servizi di terapia intensiva e il 51% nel miglioramento della cooperazione tra paesi. Tranquillizzare il pubblico sulla sicurezza dei servizi sanitari “sarà una grande sfida” se “molte persone con condizioni gravi o croniche non stanno cercando aiuto per timore di contrarre il Covid-19”, dichiara Incisive Health in una nota.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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