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Coppa Italia, Oms dura sui festeggiamenti a Napoli: “Sciagurati”

A Napoli è esplosa la polemica sugli assembramenti dopo la vittoria in Coppa Italia del club partenopeo: per le strade della città, infatti, i tifosi si sono scatenati in caroselli festanti, nel cui contesto le indicazioni sul distanziamento di sicurezza sono passate in secondo piano. Un atteggiamento che non è affatto piaciuto a Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, intervenendo nel corso della trasmissione Agorà su Rai3, ha definito “Sciagurati” i tifosi scesi in strada a festeggiare nella tarda serata di mercoledì.

Il referente Oms: “Fa male vedere queste immagini”

Nel suo intervento, Guerra non ha usato mezzi termini: “In questo momento non ce lo possiamo permettere – ha detto. Per fortuna è accaduto a Napoli, dove governatore e sindaco hanno messo in atto misure rigide e l’incidenza del virus è più bassa che altrove, ma fa male vedere queste immagini”.

“Voglio ricordare quanto ha contato la partita dell’Atalanta (giocata a Milano contro il Valencia a fine febbraio, ndr) all’inizio dell’epidemia in Lombardia nella diffusione dei contagi – ha aggiunto il rappresentante dell’Oms -. Non vorrei che si ripetesse proprio ora che il Comitato tecnico scientifico ha cercato di accogliere le proposte della Figc per non limitare del tutto il gioco del calcio, come da scienza e coscienza medica sarebbe suggerito”.

Salvini: “Hanno rotto le scatole a me, ora dov’è De Luca?”

Prende posizione anche Matteo Salvini, leader della Lega, criticato negli ultimi giorni per alcune controversie legate all’utilizzo della mascherina in pubblico: “Mi domando dov’era il signor De Luca, quello che voleva usare il bazooka – ha detto intervenendo a Mattino Cinque, trasmissione di Canale 5, attaccando direttamente il presidente della Regione Campania –. Siccome hanno rotto le scatole a me per la distanza e la mascherina, qui per festeggiare la Coppa Italia c’erano molte migliaia di persone. Son contento per loro, ed è un bel segno per Napoli, ma non possono condannare Salvini. Io lascerei più libertà”.

Francesco Lucivero

Giornalista pubblicista classe 1986, ho fatto esperienza in diverse redazioni locali pugliesi mettendomi alla prova con il cartaceo, la radio e il web e occupandomi di cronaca, attualità, spettacoli e sport. Dal 2018 mi sono trasferito a Milano per intraprendere con entusiasmo nuove avventure editoriali

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