Allarme influenza aviaria, confermata diffusione tra mammiferi: “Più mortale del Covid”

allarme influenza aviaria confermata diffusione tra mammiferi più mortale del covid
Influenza aviaria (Newsby.it)
newsby Enrico15 Febbraio 2023

Il rischio di una nuova epidemia di influenza aviaria si fa sempre più concreto. E a detta degli esperti sarà molto più mortale del Covid. Ecco cosa ci aspetta nei prossimi mesi.

L’allarme non è nuovo, ma solo ora assume i toni della vera urgenza. Il mondo intero deve prepararsi a una nuova calamità sanitaria molto più letale del Covid. La nuova pandemia sarà l’influenza aviaria. E se lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità, agenzia ufficiale dell’Onu, con un monito lanciato nelle scorse ore in via ufficiale, la cosa non va presa sotto gamba.

allarme influenza aviaria confermata diffusione tra mammiferi più mortale del covid
Influenza aviaria – Newsby.it

Non a caso l‘avvertimento dell’Oms è stato subito rilanciato via social da Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova e tra le voci più autorevoli e ascoltate negli anni del coronavirus. L’influenza aviaria è una malattia altamente contagiosa dei volatili trasmissibile all’uomo in particolare condizioni, attraverso il contatto diretto con volatili morti o ammalati e/o con superfici o materiali contaminati da escreti e secreti infetti o attraverso le mucose, con aerosol infetti, o con il consumo di carni poco cotte di volatili infetti. Come dobbiamo prepararci a questa nuova sfida?

Il mondo col fiato sospeso di fronte al nuovo rischio aviaria

Condividendo un articolo del New York Times, il prof. Bassetti ha messo tutti in guardia: “Una pandemia molto più mortale del Covid potrebbe arrivare presto. Si tratta dell’influenza aviaria che ha una mortalità di oltre il 50%. Bisogna lavorare tutti insieme per evitare che succeda e per mitigarne le conseguenze se dovesse succedere”. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, durante un incontro con la stampa ha ricordato che da quando il virus H5N1 è emerso nel 1996, abbiamo assistito solo a trasmissioni rare e non prolungate da e tra esseri umani. Ma non possiamo presumere che rimarrà così e dobbiamo prepararci a qualsiasi cambiamento dello status quo. Per il momento, la principale raccomandazione è quella di sempre: non toccare o raccogliere animali selvatici morti o malati, ma segnalarli alle autorità locali.

allarme influenza aviaria confermata diffusione tra mammiferi più mortale del covid
Influenza aviaria – Newsby.it

Ad accendere una nuova spia di allarme è stata un’epidemia riscontrata nei visoni di alcuni allevamenti in Galizia, nel nord-ovest della Spagna. Nel Regno Unito sono poi stati segnalati nove casi tra lontre, visoni e volpi negli ultimi due anni. In precedenza diversi Paesi europei erano stati colpiti da un’epidemia di influenza aviaria causata da sottotipi H5N1 e H5N8. L’ondata del 2020-2021 è stata una delle più vaste e durature che si siano mai verificate in Europa e ha interessato la quasi totalità dei paesi del vecchio continente, Italia compresa.

Il timore è che la crescente diffusione tra gli animali possa indurre a mutazioni che favorirebbero il dilagare del tra gli esseri umani. Ecco perché l’Oms ha raccomandato di “rafforzare la sorveglianza negli ambienti in cui interagiscono esseri umani e animali d’allevamento o selvatici, continuando a collaborare con i produttori per assicurarsi che, se necessario, le forniture di vaccini e antivirali siano disponibili per l’uso globale”. Guai se ripiombassimo in un nuovo incubo pandemico.