L’annuncio del ritiro dal cinema di Bruce Willis ha scatenato sgomento nel mondo intero. La figlia Rumer ha reso noti i problemi di afasia del celebre papà. Tali da costringerlo a chiudere una carriera che, in oltre quarant’anni, lo ha visto collezionare un successo dietro l’altro.
La malattia, fanno sapere i familiari in una nota, ha avuto un “impatto sulle sue capacità cognitive” e per questo l’attore hollywoodiano ha deciso di interrompere “la carriera che ha sempre significato tanto per lui”. Ma in che cosa consiste, precisamente, l’afasia? Quali sono i problemi con i quali Bruce Willis deve quotidianamente confrontarsi? E ci sono possibilità che possa guarire? Facciamo un po’ d’ordine.
L’afasia è un disturbo del linguaggio con conseguenze a livello cognitivo. Chi ne soffre, come Bruce Willis, non ha più modo di comprendere ciò che gli viene detto e non riesce più a comunicare formulando frasi di senso compiuto. È un disturbo cosiddetto “acquisito“, perché comporta la perdita di una funzione precedentemente appresa. In questo caso la comprensione e articolazione delle parole.
Di fatto il malato di afasia non può leggere, scrivere e fare calcoli. Questo perché scrittura e capacità aritmetiche sono connesse con la funzione del linguaggio. A provocare questo disturbo può essere un trauma cranico o un ictus, ma anche l’insorgere di patologie neurodegenerative. La famiglia di Bruce Willis ha scelto di non entrare nei dettagli di questo aspetto, molto privato.
L’afasia si cura, ma una completa guarigione è estremamente difficile e rara. Il malato deve innanzitutto sottoporsi a trattamento da un logopedista, ma farlo anche con grande calma e pazienza. Il rischio che subentri lo scoramento per la lentezza dei progressi è consistente. “La persona afasica ha bisogno di un supporto complesso, non solo medico. E deve venire anche dalle persone del suo ambiente privato, come amici o parenti“, si legge sul sito dell’A.IT.A. (Associazione Italiana Afasici). E quindi anche la famiglia dovrà restare accanto a Bruce Willis in questa complicata battaglia.
L’intervento medico e il trattamento riabilitativo possono aiutare notevolmente, ma è imprudente aspettarsi miracoli. Le cause dell’afasia possono certamente regredire, ma tornare esattamente come prima è decisamente complicato. Non impossibile, però. E proprio questo è ciò che i tantissimi fan di tutto il mondo sperano che Bruce Willis riesca a fare: vincere la sua battaglia più difficile. Stavolta non al cinema, ma nella vita di ogni giorno.
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