POLITICA

Zingaretti spinge per il sì al Mes, M5S replica: “Stop a bandierine”

In una lunga lettera al Corriere della Sera, il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, lancia un appello al Movimento 5 Stelle affinché cambi atteggiamento sul Mes: “Chi sta governando l’Italia ha l’obbligo di non tergiversare: sul tavolo risorse per la Sanità mai viste prima per fare quei grandi investimenti che ci permetteranno di migliorare la qualità dell’assistenza e della cura delle persone e, insieme, anche di dare un concreto impulso alla ripresa economica”.

Le dieci ragioni per cui il Governo dovrebbe accettare il Mes, secondo Zingaretti

Zingaretti apre dunque una discussione all’interno della maggioranza presentando dieci spunti sui quali possono essere dirottati i soldi del Mes: investire nella ricerca, rivoluzionare e digitalizzare il settore sanitario, dare più centralità a medicina territoriale e distretti, dare più forza alla medicina di base, riformare i servizi per anziani e malati cronici, modernizzare e adeguare gli ospedali, aumentare gli investimenti nel personale sanitario, garantire l’accesso alle terapie, ampliare le borse di studio, aumentare i posti finanziati per gli specializzandi. “Queste sfide saranno nei prossimi mesi e anni decisive non solo per produrre benessere, ma anche ricostruire fiducia nella capacità dello Stato di essere utile e vicino ai bisogni delle persone”.

Buffagni replica Zingaretti: “Bisogna accelerare, ma nel Pd non vedo ghepardi”

Sempre sulle pagine del Corriere, però, arriva la risposta dei 5 Stelle tramite il viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni. “Il Mes? Il Pd dovrebbe prima spendere i soldi che i loro ministri hanno in portafoglio e che i loro presidenti di Regione hanno per la sanità e non stanno spendendo. Oltre i 16 miliardi che ci sono già per gli investimenti. Il Paese ha bisogno di spendere i soldi stanziati per far ripartire l’economia e non di fare campagna su uno strumento che è diventato una bandierina”. Secondo Buffagni, “questo Governo ha bisogno di un cambio di passo e di più coraggio. Superata la giusta fase di lockdown è necessario andare oltre, perché le condizioni del Paese ce lo impongono e ce lo consentono”.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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