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Una piazza di persone per bene e una di delinquenti: Alberto Cirio, governatore del Piemonte, non usa mezzi termini per commentare quanto avvenuto ieri sera a Torino. “Ieri sera a Torino c’erano due piazze. Una di gente per bene che urlava legittimamente la propria rabbia. A quella piazza abbiamo dato ascolto e faccio mia la loro rabbia per trasmetterla ancora una volta al Governo. Vogliamo il rigore assoluto per la tutela della salute, ma anche il buonsenso di non uccidere quelle categorie lavorative. Poi c’era un’altra piazza, dove c’era una qualche decina non di manifestanti ma di delinquenti, persone che hanno rotto, distrutto, spaccato, rubato, all’interno di quei negozi che oggi urlano il loro disagio. Nei confronti di costoro non ci vuole comprensione ma rigore assoluto e punizioni esemplari. La cosa più grave è usare la paura come alibi, trasformandola in una violenza inaccettabile. Tutto ciò non possiamo accettarlo, però queste persone sono una minoranza“.
Parlando del malcontento espresso dalle categorie più colpite dalle nuove restrizioni, Cirio ha spiegato di voler portare il loro messaggio al Governo. Il governatore del Piemonte ha poi invitato l’esecutivo a valutare all’interno dell’ultimo Dpcm le condizioni proposte dalle Regioni. “Vogliamo il buonsenso di non uccidere categorie economiche come le palestre, i bar e i ristoranti, all’interno dei quali si svolge un’attività in sicurezza“.
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