A margine del Consiglio Esteri dell’Ue a Lussemburgo, Antonio Tajani, il ministro degli Esteri, ha parlato della guerra in corso tra Israele e Hamas. In particolare si è soffermato sulle manifestazioni in piazza. “Io credo che se si tratta di manifestazioni per la difesa del popolo palestinese, senza inneggiare al terrorismo, senza inneggiare ad Hamas, sia giusto autorizzarle. Se poi si tratta di manifestazioni dove si inneggia alla violenza o contro il popolo ebraico, quelle non possono essere autorizzate. Sì alle manifestazioni per la Palestina, per la libertà del popolo palestinese. Perché vietarle?“.
Medio Oriente, Tajani: “Nessuna notizia precisa su liberazione 50 ostaggi”
Per quanto riguarda la presunta liberazione da parte di Hamas di circa 50 cittadini con doppia nazionalità, riportata dal New York Times, Tajani ha dichiarato che “questa è una voce di stampa, non abbiamo ancora nessuna notizia precisa in merito. Stiamo lavorando per quello: la nostra ambasciata a Tel Aviv, il nostro consolato a Gerusalemme, la nostra ambasciata al Cairo e la nostra Unità di crisi, tutti siamo fortemente impegnati per raggiungere l’obiettivo di liberare gli ostaggi con l’interlocuzione che continuiamo ad avere coi diversi Paesi“.
“Abbiamo chiesto a Israele di rispondere ad Hamas senza colpire i civili”
Entrando più nello specifico sul conflitto, il ministro degli Esteri ha affermato quanto segue: “Abbiamo chiesto a Israele di rispondere ad Hamas senza colpire i civili palestinesi. Non possiamo dire ad Israele di non difendersi, quando intanto Hamas continua a colpire le città, ma stiamo lavorando perché, da parte israeliana, non ci sia un’azione che possa finire per colpire la popolazione civile, che non ha alcuna responsabilità“.
Medio Oriente, Tajani: “Seguiamo situazione cittadini italiani minuto per minuto”
“Stiamo seguendo minuto per minuto le situazioni dei nostri connazionali che sono in Israele, quelli nella Striscia di Gaza e quelli presi in ostaggio“, ha sottolineato Tajani. “C’è più di una famiglia italiana nel nord di Israele e nelle zone dove sono in attacco gli Hezbollah, abbiamo due ostaggi e abbiamo un altro gruppo di italiani nel sud della striscia di Gaza, che ci auguriamo possa uscire il prima possibile dal corridoio di Rafah“, ha aggiunto il ministro.
Medio Oriente, Tajani: “Evitare notizie false, come quelle sull’attacco all’ospedale di Gaza”
Tajani ha poi parlato dell’importanza dell’informazione nel conflitto. “Hamas è un’organizzazione terroristica e ha diffuso notizie poco veritiere, perché non c’è nessun riscontro che il missile che ha colpito il parcheggio dell’ospedale di Gaza sia stato lanciato da Israele. Bisogna far sì che le notizie siano fondate, anche per evitare di dare adito alle popolazioni arabe di reagire in maniera ferma e dura contro Israele. Bisogna evitare l’enfatizzazione di falsità“.