Sindaci e presidenti di regione più amati d’Italia, la classifica di gradimento

Giuseppe Sala è il sindaco più amato d'Italia e Stefano Bonaccini il governatore preferito

Foto | ANSA | MATTEO BAZZI - Newsby.it
Newsby Giuliana Presti 10 Luglio 2023

Giuseppe Sala è il sindaco più amato d’Italia con il 65% delle preferenze, secondo i risultati dell’analisi Governance Poll 2023, realizzata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore. Il primo cittadino di Milano supera Marco Fioravanti (Ascoli Piceno 64,5%) e Antonio De Caro (Bari 64%), che anche l’anno scorso erano sul podio. Tra i presidente di regione conquista il primato Stefano Bonaccini, detenuto da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto per ben 12 anni. Il governatore dell’Emilia-Romagna ha ottenuto il 69% dei consensi. Al terzo posto Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia 64%), secondo un anno fa.

La classifica dei sindaci e presidenti di regione più amati d’Italia

“Il consenso di Sala è in crescita di 7,3 punti percentuali rispetto al risultato delle urne” si legge nella nota. A seguire nella classifica dei sindaci più amati d’Italia vi sono Luigi Brugnaro (Venezia) e Michele Guerra (Parma) con il 63% dei voti. Dario Nardella (Firenze) ottiene 61% di gradimento e a lui seguono Gaetano Manfredi (Napoli) e Marco Bucci (Genova) (56.5%), Stefano Lo Russo (53,5%) di Torino in quarantasettesima posizione. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, si trova invece al 67esimo posto. Il primo cittadino di Palermo, Roberto Lagalla ottiene il 54° posto con il 52,5%.

Stefano Bonaccini
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Nella classifica dei Governatori troviamo al quarto posto  i governatori di Calabria e Liguria, Roberto Occhiuto e Giovanni Toti (59%), a seguire e nuovamente a pari merito Attilio Fontana e Alberto Cirio di Lombardia e Piemonte (56,5%). Al nono posto Vincenzo De Luca, presidente della Campania e al decimo il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Si può affermare – spiega il direttore di Noto Sondaggi, Antonio Noto – che nel giudizio della comunità cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione. In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso“.

Il Governance Poll 2023 ha raccolto i risultati delle interviste effettuate tra maggio e giugno tra 87 comuni capoluogo di provincia e regioni, utilizzando sistemi come Cati, Cawi e uno sviluppato da Noto Sondaggi.

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