Schlein non ha mai parlato di “impatto permanente e perifrastico”. Le origini della bufala

Dietro alla frase inventata parrebbe esserci la volontà di puntare il dito verso la comunicazione della segretaria del PD, spesso percepita come poco chiara

Foto | ANSA/ETTORE FERRARI - Newsby.it
Newsby Alessandro Bolzani 26 Settembre 2023

Nel corso degli ultimi mesi, le parole di Elly Schlein hanno più volte sollevato dei polveroni difficili da calmare. È stata accusata di esprimersi in modo poco chiaro, di voler portare il PD troppo a sinistra e di non avere una connessione con il famigerato “Paese reale”, composto da tutte le persone di estrazione medio-bassa più preoccupate di arrivare a fine mese che di affrontare alcuni problemi percepiti come ideologici. È in questo contesto di critica al modello comunicativo scelto che si inserisce l’ultima bufala riguardante la segretaria del Partito Democratico, circolata negli ultimi giorni sui social con una certa insistenza. Schlein è stata falsamente accusata di aver pronunciato una frase tanto arzigogolata quanto priva di senso durante uno dei suoi interventi: “Bisogna abbracciare prospetti dinamici che esprimano paradigmi virtuali di impatto permeante e perifrastico!

L’impatto della bufala

Come confermato da Flavio Alivernini, portavoce di Elly Schlein e responsabile comunicazione del PD, la segretaria non ha mai pronunciato la frase in questione. Anche a voler diffidare di una fonte chiaramente di parte, la dichiarazione presente nella bufala non si trova in alcuna intervista rilasciata nelle ultime settimane e neanche sui profili social della leader del PD.

Eppure la fake news è sembrata plausibile agli occhi di vari utenti, il che indica che forse la comunicazione di Schlein non è sempre stata troppo trasparente. “Magari lei o chi per lei ha adottato questa strategia di un linguaggio incomprensibile per impressionare gli sprovveduti e nascondere il vuoto cosmico che c’è dietro”, si legge in un commento.

La comunicazione di Schlein è oscura?

L’origine della bufala non è chiara. Potrebbe essere stata creata da un utente annoiato oppure da un partito interessato a vedere il PD calare nei sondaggi, non ci sono abbastanza elementi a disposizione per stabilirlo con certezza. Quel che appare chiaro è la volontà di sfruttare un punto debole di Elly Schlein, emerso anche durante la sua intervista con Lilli Gruber a “Otto e mezzo”. “Lei oggi ha detto, parlando di Lampedusa, che è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione del Governo. Ma chi la capisce se lei parla così?”, ha osservato la conduttrice nel corso della trasmissione.

È innegabile che talvolta Schlein abbia compiuto delle scelte lessicali non proprio felici, rendendo i suoi ragionamenti difficili da seguire e/o poco chiari. Si tratta di un problema non da poco per la segretaria di un partito che ha un disperato bisogno di una connessione forte con le fasce della popolazione che desidera rappresentare ed è stato notato anche da alcuni esponenti del PD. Nel corso di un’intervista con “Il Fatto Quotidiano”, Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne, si è soffermato proprio su queste difficoltà comunicative.

Noi a volte parliamo per la gioia di essere fraintesi”, ha osservato il primo cittadino. “Tutti noi di sinistra dobbiamo parlare come mangiamo. C’è un vizio collettivo, non so per quale motivo ma quando siamo in pubblico iniziamo a parlare a prescindere dalle posizioni di rilevo e dalla gerarchia, in un modo così orribile. Usiamo un linguaggio incompressibile, tirando così un pugno in faccia a chi ci ascolta ci mettiamo lontano da chi vorremmo che ci votasse”, ha aggiunto. Forse Schlein non mai detto “impatto permanente e perifrastico”, ma alle orecchie di alcune persone certe sue frasi potrebbero essere suonate altrettanto incomprensibili.

Impostazioni privacy