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Sassoli ottimista per il Recovery Fund: “Vicini a un’Europa più giusta”

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Abbiamo visto che c’è qualcosa di nuovo sotto il cielo d’Europa. Abbiamo bisogno di non fermarci. E’ il messaggio della presidente Ursula von der Leyen, che raccogliamo volentieri, perché abbiamo bisogno soprattutto di riconciliare l’Europa alla vita concreta dei cittadini e alle loro difficoltà“. Così il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, commentando il discorso sullo stato dell’Unione della presidente della Commissione europea.

Sassoli e l’importanza del salario minimo europeo

Sassoli punta forte sulle innovazioni che possano migliorare le condizioni di vita dei cittadini europei: “È molto importante il passaggio di una proposta sul salario minimo da introdurre nella contrattazione, o per legge. Questo consentirebbe standard di vita migliori e soprattutto posti di lavoro più robusti. Basta con la precarietà, specie per i giovani. Abbiamo bisogno che le loro condizioni di lavoro siano determinate da regole che ne facciano un supporto più forte“.

Abbiamo bisogno dell’Europa. Perché abbiamo capito che i fenomeni globali possono entrarti in casa senza bussare e noi dobbiamo essere pronti“, aggiunge Sassoli.

L’Italia e i programmi per il Recovery Fund

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Tutti hanno capito che questa è una grandissima opportunità per ridurre le disuguaglianze, per ricostruire le nostre economie, per mettere i nostri Paesi nella capacità di superare quelle difficoltà che in passato non sono riusciti a superare“, insiste Sassoli. Quindi il presidente del Parlamento europeo si sposta sulla specifica situazione del nostro Paese: “Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo un confronto e un colloquio continuo. Penso che tutti i ministeri stiano facendo la loro parte nel presentare i programmi, le opzioni, le indicazioni, i progetti. Credo che questo sia lo spirito giusto“.

Da Sassoli, quindi, un appello agli Stati membri dell’Ue: “Abbiamo bisogno anche della stabilità dei Paesi, perché la stabilità in questo momento non è un fatto astratto, ma è un fatto molto concreto. La stabilità di maggioranze che accompagnino ad esempio le ratifiche di cui c’è bisogno in Parlamento per alcuni meccanismi europei. La stabilità dei governi e delle maggioranze in questo momento per tutti i Paesi è un fatto molto concreto e non è un’astrazione politologica“.

L’Europa secondo Sassoli: “Più giustizia e sostenibilità”

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Non manca una considerazione più generale sul Recovery Fund. Sassoli spiega che Next Generation Euè il più grande piano che sia stato messo in campo dal dopoguerra ad oggi. Abbiamo tante risorse, devono essere investite su obiettivi comuni. Vedo che tutti i Paesi stanno ragionando, lavorando, producendo progetti e la bontà del loro lavoro si misurerà sugli obiettivi comuni“.

Su questo vogliamo essere molto chiari, e anche molto esigenti. Perché la sostenibilità e il Green Deal devono essere la strada maestra da seguire – è il monito del presidente del Parlamento europeo –. Le risorse sono tante, i tempi non sono lunghissimi”. E Sassoli vuole andare ben oltre Next Generation Eu: “Accompagneremo tutto questo con un bilancio che vuole essere ambizioso e che vuole rafforzare le politiche europee quando il Recovery finirà“.

Siamo all’inizio di una strada per realizzare un’Europa diversa e più giusta. Che sia più attenta alle esigenze dei cittadini, alle loro difficoltà, che abbia nell’obiettivo della lotta alla povertà la consapevolezza che i nostri cittadini insieme possono farcela“, è la conclusione di Sassoli.

Giulia Torbidoni

Classe 1983, marchigiana a Bruxelles da 4 anni, dal 2017 realizzo in totale autonomia servizi videogiornalistici. Copro i lavori delle istituzioni europee e mi sposto dalla capitale belga alla alsaziana Strasburgo per seguire le plenarie dell'Eurocamera. Appassionata di politica e di musica, mi sono laureata a Bologna in lettere classiche indirizzo archeologico e ho conseguito il diploma in pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro. Sono giornalista professionista dal 2010.

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