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Il Popolo Viola torna in piazza dopo oltre dieci anni per contestare Silvio Berlusconi. Nello specifico il presidio è stato convocato per contestare la possibile elezione del Cavaliere al Colle. “Il Quirinale non è un Bunga Bunga. Siamo qui a ribadirlo: anche il solo pensiero che Berlusconi possa essere candidato ci fa venire i brividi“. Così Gianfranco Mascia, tra i fondatori di Popolo Viola. “Facciamo un appello alle donne grandi elettrici, che saranno più di trecento. Loro non possono votare Berlusconi perché ha svilito la figura della donna in tutti questi anni“, aggiunge.
“L’articolo 54 della Costituzione parla del dovere di adempiere ai ruoli e alle funzioni istituzionali con disciplina e onore. Ritengo che Berlusconi e chi lo sta proponendo come presidente della Repubblica non conosca il significato di disciplina e onore“, dice Vittoria, una manifestante. “Forse Berlusconi è una mutazione del Covid“, afferma un altro cittadino presente alla protesta. “È riuscito ad arrivare ai giorni nostri con una candidabilità che a noi lascia sgomenti. Non è bastato tutto quello che è successo nel corso degli anni per togliercelo dal groppone. È veramente un virus resistentissimo, ma confidiamo che l’Italia sappia contrappore dei vaccini e delle cure adeguate almeno a quest’ultimo scempio“.
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