Referendum%2C+il+S%C3%AC+vince+col+69%25%3A+confermato+taglio+parlamentari
newsby
/politica/referendum-il-si-vince-col-69-confermato-taglio-parlamentari/amp/
POLITICA

Referendum, il Sì vince col 69%: confermato taglio parlamentari

Ora è ufficiale: dalla prossima legislatura il numero dei parlamentari della Repubblica Italiana si ridurrà da 945 a 600. I dati ufficiali del Ministero dell’Interno sul referendum confermativo, infatti, assegnano il 69,6% alla vittoria del Sì alla controriforma costituzionale votata dal Parlamento lo scorso ottobre. La prossima volta che i cittadini italiani verranno chiamati alle elezioni politiche nazionali, potranno votare complessivamente 400 deputati (e non più 630) e 200 senatori (e non più 315). L’affluenza alle urne, alla fine, è stata del 53,85%.

Col Sì al referendum non saranno più di 5 i senatori a vita

La riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari era stata approvata all’inizio di ottobre 2019 con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti: circa il 97% dei componenti della Camera dei Deputati. La legge doveva entrare in vigore a gennaio ma una richiesta 71 senatori di vari partiti, che avevano firmato per indire il referendum, l’aveva di fatto sospesa, rendendo necessaria la consultazione dei cittadini. Con l’approvazione definitiva della riforma, vengono ridotti anche i parlamentari eletti dagli italiani all’estero: i deputati passeranno da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4. Verrà inoltre stabilito un tetto massimo al numero dei senatori a vita nominati dai presidenti della Repubblica: mai più di 5.

Vittoria dei 5 Stelle, che hanno sempre voluto questa riforma

Comunque la si pensi, è senza dubbio il Movimento 5 Stelle a potersi intestare la vittoria del Sì al referendum. La riforma costituzionale è stata infatti voluta fortemente dai pentastellati, che avevano posto come condizione necessaria della nascita sia del governo con la Lega sia di quello con il Partito Democratico proprio il taglio dei parlamentari. Il M5s è stato poi l’unico movimento politico a fare campagna elettorale convintamente a favore del Sì; mentre all’interno degli altri partiti (sia di maggioranza sia di opposizione) non sempre ci sono state delle indicazioni univoche. Soprattutto negli ultimi giorni, ci sono stati diversi distinguo tra esponenti, anche di spicco, che spingevano per il No.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

Recent Posts

Incaprettamento (o “tecnica hog-tie”), cos’è e perché si chiama così

La procedura di "incaprettamento", fuorilegge in alcuni Stati, è la stessa che ha causato la…

7 minuti ago

Sciopero dei giornalisti Rai, quali sono le motivazioni?

"La libertà vale più della paga". Ecco perché oggi i giornalisti e le giornaliste della…

3 ore ago

Europee 2024, il body shaming è entrato nella campagna elettorale? I casi di Ceccardi e Rispoli

Alcuni confronti fotografici pubblicati dalla candidata leghista alle europee hanno fatto inarcare più di un…

2 giorni ago

Movida, Sala: “Norme non risolutive, ma non possiamo stare fermi”

Sala: "Ho la casella di posta invasa da mail di cittadini che vogliono dormire la…

3 giorni ago

Il monito della Nato alla Russia: “Pronti a difenderci da azioni ibride”

L'avvertimento della Nato lanciato a Mosca: "Sosteniamo e siamo solidali con gli alleati colpiti. Agiremo…

3 giorni ago

Israele-Hamas, uno dei presunti ostaggi è morto durante l’attacco del 7 ottobre

Si tratta di Dror Or, 49enne il cui corpo è trattenuto nella Striscia di Gaza…

3 giorni ago