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Recovery Fund, Gentiloni: “Certo che Italia non mancherà questa occasione”

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Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha commentato la possibilità per l’Italia di potere usufruire del Recovery Fund, così come proposto ieri dalla Commissione Europea, per fare fronte all’emergenza Coronavirus. “L’Italia ha un volume potenziale di risorse, sia di sussidi che di credito, molto importante e deve concentrarsi, io credo, nell’utilizzare questa opportunità per alcuni grandi obiettivi, che sono obiettivi di sostenibilità sociale, di modernizzazione del paese, nel senso dell’efficienza sia della burocrazia che del sistema della giustizia civile, nel senso delle grandi transizioni nelle quali l’Ue è impegnata: la transizione verso l’innovazione digitale e la transizione ecologica, la transizione ambientale. L’Italia farà le sue proposte e noi le valuteremo”, afferma Gentiloni. “Mi sembra un po’ prematuro oggi alzare bandiere o bandierine su questo o quell’obiettivo. Ci vuole uno sforzo serio e sono certo che da parte dell’Italia, come di tutti i Paesi, verrà uno sforzo serio di indicare le priorità che garantiscono futuro ai nostri paesi. Veramente, è un’occasione che l’Italia non deve perdere e sono certo che non perderà”.

Gentiloni: “La logica del Recovery Fund è opposta a quella per salvataggio Stati”

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Paolo Gentiloni ha poi proseguito sul Recovery Fund per contrastare la crisi economica da Coronavirus. “Oggi abbiamo presentato questo strumento di Recovery e Resilienza che raccoglie di fatto i tre quarti delle risorse di tutto il piano di Recovery. Quindi, è uno strumento che da solo raccogliere 560 miliardi di euro e che sarà lo strumento principale di tutta la strategia di Recovery. È un impegno notevole per i paesi membri ed è credo un meccanismo completamente diverso da quello che è stato attuato per il salvataggio di alcuni paesi in passato, in cui le istituzioni finanziarie ponevano alcune condizioni, più o meno draconiane, e su quelle si lavorava. Qui è completamente opposta la logica”, ha concluso,è il Paese che si propone degli obiettivi e la Commissione che ne verifica la coerenza con le priorità, con le raccomandazioni che in comune abbiamo deciso”.

Giulia Torbidoni

Classe 1983, marchigiana a Bruxelles da 4 anni, dal 2017 realizzo in totale autonomia servizi videogiornalistici. Copro i lavori delle istituzioni europee e mi sposto dalla capitale belga alla alsaziana Strasburgo per seguire le plenarie dell'Eurocamera. Appassionata di politica e di musica, mi sono laureata a Bologna in lettere classiche indirizzo archeologico e ho conseguito il diploma in pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro. Sono giornalista professionista dal 2010.

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