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A margine del convegno al Politecnico di Torino, l’onorevole Alessandro Zan ha parlato dell’ostruzionismo nei confronti del suo disegno di legge. “È un disegno di legge che l’Italia aspetta da troppo tempo. Siamo l’unico Paese fondatore dell’Unione europea che non si è ancora dotato di una legge contro i crimini d’odio. Mentre la politica discute e una parte fa ostruzionismo, le persone vengono discriminate e fatte oggetto di violenza. Dunque non possiamo più aspettare, dobbiamo dare una risposta. La nostra Costituzione parla chiaro: tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ogni ordine e grado per garantire la parità di tutte le persone. È per questo che serve una legge che combatta le violenze e i crimini d’odio nei confronti delle condizioni individuali. È un segno di civiltà“, ha sottolineato Zan.
“Questa è una legge di iniziativa parlamentare. Non c’entra nulla con il Governo Draghi, ma come tutte le leggi sui diritti civili va approvata dal Parlamento e io sono convinto che in aula al Senato verrà votata democraticamente. Tenerla in commissioni in ostaggio sarebbe una forzatura democratica. La legge prevede tutta una parte di prevenzione, bisogna anche molto lavorare nelle scuole e insegnare le differenze“, ha concluso Zan.
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