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Movimento 3V dalla protesta alla campagna elettorale: “Non siamo No Vax”

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Si sono dati appuntamento in piazza della Bocca della Verità a Roma, dopo che le autorità hanno loro negato di manifestare in piazza Montecitorio. Circa un migliaio di persone, quasi tutte prive di mascherine, hanno protestato contro l’obbligo vaccinale per medici e operatori sanitari. Sono gli esponenti del movimento 3V, presto una realtà politica a tutti gli effetti: “Non chiamateci No Vax, e neanche complottisti“, è il grido comune che arriva dalla piazza.

Cosa contesta il movimento 3V

Le idee degli attivisti del movimento 3V sono piuttosto chiare: “Io sono una semplice infermiera che ha voglia di scegliere il vaccino. Non questo vaccino sperimentale, di cui non si conoscono gli effetti né a breve, né a medio, né a lungo termine. Sappiamo solo che può provocare trombosi e altri tipi di eventi avversi. Perciò basta, abbiamo bisogno di scegliere. In un Paese democratico c’è bisogno di scelta“.

Non possiamo restare sotto ricatto di uno Stato che non capisce le nostre esigenze. Io sono vaccinata, l’ultimo vaccino che ho fatto è quello contro il meningococco. Si tratta di un farmaco testato da anni. Sono un’operatrice che lavora in un reparto Covid e in 15 mesi non mi sono mai ammalata. Mi spieghi perché?“, domanda ironicamente una manifestante a margine dell’evento del movimento 3V.

Parte la campagna elettorale

Contestualmente al sit-in, però, il movimento 3V ha voluto anche lanciare la propria campagna elettorale per le prossime amministrative, con tanto di banchetti per la raccolta firme. E anche la presentazione dei candidati sindaci di Milano, Trento e Napoli, tra i tanti, ha snaturato la manifestazione a cui in molti hanno partecipato.

C’è anche chi ci tiene a sottolineare la propria “non contrarietà” a quel vaccino che comunque combatte (sin dal nome dell’associazione, appunto movimento 3V). “A me non piace la parola contro. Semplicemente scelgo di non vaccinarmi. E lo faccio in primo luogo perché so di praticare da molti anni una prevenzione. Ma questa terapia che loro stanno facendo passare per prevenzione, in realtà non lo è“, afferma uno dei manifestanti.

Davide Di Carlo

Classe 1986, abruzzese cresciuto a Roma, sono assistente universitario e autore di una pubblicazione e di un romanzo. Appassionato di Medio Oriente e politica, seguo i lavori delle istituzioni italiane. Sono laureato in Scienze della Comunicazione, ramo politico-istituzionale, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2017 sono un giornalista pubblicista.

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