Categories: POLITICA

Migranti, il tribunale di Catania non ritiene l’Egitto un Paese sicuro

Il vicepremier Matteo Salvini attacca le toghe: “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo!

Per il tribunale di Catania l’Egitto non è un “paese sicuro”. I giudici scrivono: “Una lista di ‘paesi sicuri’ non esime il giudice all’obbligo di una verifica della compatibilità di questa designazione con il diritto dell’Unione europea” e “in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani” che “investono le libertà di un ordinamento democratico“. La sentenza del tribunale di Catania convalida il trattenimento di un migrante egiziano disposto il 2 novembre scorso dalla questura di Ragusa.

L’Egitto non è un Paese sicuro

Il 18 ottobre scorso un tribunale non aveva convalidato il trattenimento di 12 migranti provenienti da Egitto e Bangladesh, trasferiti dal governo italiano in Albania. Una pronuncia è arrivata anche dal tribunale di Catania per tre egiziani e due bengalesi. Nella sentenza il giudice Escher ha rivendicato il dovere di stabilire se il paese da cui proviene la persona richiedente asilo sia sicuro, in tutto il suo territorio e per tutte le persone che ci abitano, stabilendo quindi che l’Egitto non può ritenersi tale “in ordine al diritto alla vita”, “alle restrizioni alla libertà personale e alla libertà di parola e di stampa”, “in ordine al diritto a un equo processo” e “alla libertà di religione“, “in ordine all’esistenza di tortura o altre forme di pena o trattamento inumano o degradante”, “in ordine alla protezione contro le persecuzioni ed i maltrattamenti mediante il rispetto dei diritti e delle libertà stabiliti” e per quel che riguarda “donne e minori e i diritti LGBTQ+”.

Giorgia Meloni | ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI- Newsby.it

L’Egitto è “uno dei Paesi in cui si applica la pena di morte e nel quale il numero delle esecuzioni è fra i più alti del mondo“, si sono “verificati anche recentemente casi di detenzioni arbitrarie e arresti senza mandato da parte delle forze di polizia, è comune la pratica della detenzione preventiva e non sono infrequenti le sparizioni forzate“, così il Tribunale valuta l’Egitto come Paese non sicuro. Simile anche la valutazione fatta per il Bangladesh. La decisione è stata rafforzata da una sentenza del 4 ottobre della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha deciso che per essere considerato “sicuro” un paese deve esserlo per tutte le persone che ci vivono e in tutto il suo territorio. Così, anche se il governo aveva ufficializzato la lista di paesi sicuri inserendola in un decreto-legge, il tribunale deve comuqnue attenersi alla sentenza della Corte di Giustizia.

Le reazioni

Il vicepremier Matteo Salvini attacca le toghe: “Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l’Italia. Ma noi non ci arrendiamo!“. Giorgia Meloni interviene: “La pretesa, da parte di alcuni giudici, di sostituirsi al Parlamento è fuori luogo poiché costituisce una pericolosa ingerenza nel procedimento legislativo“. Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli dichiara: “Ormai è evidente: una certa magistratura vuole dettare l’agenda delle politiche migratorie sostituendosi al Governo. Il che è inaccettabile“.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

5 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

6 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

1 settimana ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

1 settimana ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

1 settimana ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago