Meloni su Caivano: “Non ci sono norme repressive ma di prevenzione”

La premier sottolinea l'impegno del governo: "Volevo essere qui perché penso che il lavoro che abbiamo portato oggi in Cdm sia fatto di norme importanti su alcune materie in cui in passato lo Stato ha preferito di occuparsi di altro"

Newsby Redazione 7 Settembre 2023

Giorgia Meloni ha dichiarato: “Per i reati gravi c’è un ammonimento e la convocazione dei genitori che possono essere chiamati in causa per la mancata vigilanza per i minori, non c’è il tema di sbattere in galera i dodicenni. C’è la galera per l’arresto in flagranza di reato per i ragazzi dai 14 ai 18 anni. Se oggi un ragazzo di 15 anni gira con un’arma carica non si può arrestare. Non sono solo norme repressive, sono norme di prevenzione. La criminalità si è fatta scudo dell’uso di minori sempre più giovani e noi dobbiamo porre un freno“.

Meloni: “Lo Stato ci mette la faccia

La premier sottolinea l’impegno del governo: “Volevo essere qui perché penso che il lavoro che abbiamo portato oggi in Cdm sia fatto di norme importanti su alcune materie in cui in passato lo Stato ha preferito di occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare e metterci la faccia perché pericoloso. Io penso che quello di oggi è un segno di uno Stato che decide di mettere la faccia in materie complesse e difficili da risolvere“. “Il lavoro per riqualificare Caivano durerà qualche anno con una presenza cadenzata del governo, ho detto ai ministri che ognuno di loro deve andare per portare i propri ‘mattoni‘”, ha continuato Meloni.

Contenta se da Gentiloni c’è occhio di riguardo per Italia

Nel corso della conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha risposto a una domanda sulla polemica su Gentiloni: “I commissari europei, pur rappresentando le nazioni, quando sono commissari rappresentano l’Unione europea. Poi da quando ogni nazione ha il suo commissario accade che questi tengano un occhio di riguardo verso la nazione che rappresentano. Penso sia normale e giusto e sarei contenta se accadesse di più anche per l’Italia“. “Sono convinta che sia importante riuscire a modificare le regole della governance prima che rientrino in vigore i vecchi parametri e se non si riesce proporrò di prorogare le attuali regole perché tornare ai parametri pre Covid produrrebbe una contrazione dell’economie già in sofferenza importante. Credo sarebbe drammatico ritorno alle vecchie regole“, ha concluso.

 

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