Per Meloni “bisogna applicare anche in Europa il principio che applichiamo in Italia: non disturbare chi vuole fare”
“Penso che” la nuova presidenza della Commissione “dovrebbe pensare a una delega specifica alla sburocratizzazione per dare un segnale” di cambiamento. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Bisogna “applicare anche in Europa il principio che applichiamo in Italia: non disturbare chi vuole fare, significa essere più attrattivi degli altri, disboscare la selva burocratica e amministrativa che finisce per essere un percorso a ostacoli che penalizza le imprese”.
Meloni ha poi dichiarato che per quanto concerne la gestione del dossier migranti prima si parlava solo di “redistribuzione”, mentre “ora il paradigma è cambiato ma è fondamentale che questo approccio sia consolidato e diventi strutturale: la stessa lettera che la presidente della Commissione von der Leyen ha ieri indirizzato ai capi di Stato e di governo va in questa direzione, stabilendo che questo approccio debba rimanere al centro anche delle priorità anche del prossimo ciclo istituzionale”.
Secondo Meloni “se c’è un dato indiscutibile che arriva dalle urne è la bocciatura delle politiche portate avanti dalla forze politiche al governo in molti della grandi nazioni europee, che sono anche in molti casi le forze che hanno impresso le politiche europee degli ultimi anni”. La presidente del Consiglio ha citato le percentuali ottenuti nei singoli Paesi Ue dai partiti di governo: “16% in Francia, 32% in Germania, in Spagna il 34%”. “Solo in Italia – ha aggiunto – il 53% degli eletti è espressione delle forze di governo”.
La premier ha ricordato la morte di Satnam Singh, momento durante il quale anche altri esponenti del governo si sono alzati in piedi applaudendo. Meloni ha parlato di una “morte orribile e disumana” con un “atteggiamento schifoso del suo datore di lavoro. Questa è l’Italia peggiore che lucra sulla disperazione”.
Tornando sui risultati delle elezioni europee, Meloni ha dichiarato che “la disaffezione” dei cittadini verso l’Ue si è “materializzata anche in un’astensione” che “non può lasciare indifferente” la classe dirigente che in Ue sembra “tentata dal nascondere la polvere sotto il tappeto continuando con logiche deludenti”.
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